Villa Clooney, le bombe inesplose
e il giallo del sommozzatore

Laglio: una lettera anonima è pervenuta in comune con la firma di un misterioso «sommozzatore» che nel corso delle ripetute immersioni avrebbe constatato la presenza di ordigni di grosso calibro in prossimità della costa. E spuntano anche i rifiuti tossici

LAGLIO C’è un giallo inquietante attorno a due distinte segnalazioni riferite allo specchio d’acqua prospiciente il paese, in modo particolare la zona di Riva Soldino dove c’è la villa di George Clooney, situazioni che hanno dato luogo alla presentazione di altrettanti esposti da parte del sindaco Roberto Pozzi alla stazione dei carabinieri di Cernobbio. Per il primo caso, che riguarda più da vicino Villa Oleandra, ci sarebbe di mezzo una lettera anonima pervenuta in comune con la firma di un misterioso «sommozzatore» che nel corso delle ripetute immersioni avrebbe constatato la presenza di bombe di grosso calibro in prossimità della costa.
L’altra denuncia è contenuta in una lettera che la presidente del comitato Rive di Laglio, Manuela Nuti, il 5 dicembre ha inviato ai soci per preannunciare la convocazione dell’assemblea. Sotto il titolo «Un grido d’allarme» la presidente scrive che «da più parti è stato riferito che lungo le rive di Laglio, di notte, si aggirano barche che gettano rifiuti nel lago, forse tossici o pericolosi. Infatti non si capirebbe la ragione per la quale delle persone debbano prendersi la briga di vogare nel buio per gettare qualcosa nel lago». Segue l’invito a tutti i soci «affinché sorveglino lo specchio d’acqua antistante il paese». Anche in questo caso il sindaco Pozzi, dopo avere acquisito il documento agli atti del comune, ha informato i carabinieri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA