"Bregnano non è razzista"
L'ex sindaco contro l'Espresso

Angelo Dubini: «Il numero di un giornale a diffusione nazionale, del 10 dicembre, porta il mio Paese agli onori della cronaca descrivendolo piovoso, un po’ razzista e con qualche presenza mafiosa; un quadro poco edificante per un paese soleggiato come tutta la Brianza e che ha finora condiviso con tanti immigrati la ricchezza della sua terra, la sensibilità e l’umanità della sua gente»

BREGNANO «Il mio paese non è razzista». Così l’ex sindaco Angelo Dubini dopo l’articolo che l’Espresso in edicola ha inserito Bregnano tra le realtà che trasudano di razzismo nelle iniziative del Comune e in quelle della parrocchia: «Bregnano non è così - ribatte con forza Dubini - Il numero di un giornale a diffusione nazionale, l’Espresso del 10 dicembre, porta il mio Paese agli onori della cronaca descrivendolo piovoso, un po’ razzista e con qualche presenza mafiosa; un quadro poco edificante per un paese soleggiato come tutta la Brianza e che ha finora condiviso con tanti immigrati la ricchezza della sua terra, la sensibilità e l’umanità della sua gente. Voglio difendere la dignità del paese dove sono nato, dove vivo e che ho avuto l’onore e l’onere di amministrare in qualità di sindaco fino al giugno scorso - aggiunge -. “Razzisti senza vergogna” titolava l’Espresso parlando del mio paese, ma Bregnano non è razzista. È un paese di 6000 abitanti che ha visto nei decenni passati, così come i paesi circostanti, un forte incremento demografico dovuto all’immigrazione; nelle nostre case i genitori e i nonni parlano il dialetto lombardo veneto napoletano siciliano, sono bregnanesi e ogni giorno contribuiscono a costruire un paese capace di soddisfare le necessità di tutti. La mia e le altre amministrazioni di centro sinistra hanno sentito forte la responsabilità di queste diverse presenze, grande è stata la preoccupazione di coordinare in armonia la crescita del paese. Importanti e apprezzati sono i risultati raggiunti: abbiamo voluto rispondere alle necessità di tutti i cittadini facendo crescere nel paese le associazioni di volontariato, promuovendo manifestazioni pubbliche per conoscere e coinvolgere il maggior numero di cittadini; abbiamo costituito e reso efficiente un servizio sociale e assistenziale. Alla stabilità economica, alla sensibilità di chi vive a Bregnano volevamo aggiungere il senso di appartenenza ad una comunità che porta a condividere con naturalezza qualunque benessere, una qualità che da bregnanesi sentiamo di avere e continuiamo a considerare importante per il futuro del nostro paese».

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