Il guardaroba dell'uomo
saccheggiato per il grigio d'ufficio

Il look si basa su pantaloni, gilet e cappello a falde spioventi: è entrato non solo nella storia del cinema, ma anche in quello del costume. Rivisto e corretto per non scadere nel déjà-vu.

Finita la parentesi festiva di lusso e spensieratezza, si torna al rigore. In netto contrasto con il sexy after-eight, la più severa divisa d’ufficio ruba capi, accessori e colori al guardaroba maschile. Icona di riferimento, in questo caso, l’attrice americana Diane Keaton, nei primi film girati con l’allora marito regista Woody Allen. Il suo look, basato su pantaloni, gilet e cappello a falde spioventi, è entrato non solo nella storia del cinema, ma anche in quello del costume. Rivisto e corretto per non scadere nel déjà-vu, questo filone ripropone come tinta dominante il nero, solo in qualche caso spezzato dal candore di una shirt o di una blusa. Il gusto dell’ambiguità può spingere anche le signore più femminili a rubare al proprio compagno il classico tuxedo con sparato e papillon.
Serena Brivio

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Eco di Bergamo torna il rigore