Intimiano, il racconto
del marito aggressore

Resta in carcere Octavio Ibarguen, il musicista che ha ferito a coltellate la moglie dopo una discussione: "Non so che cosa mi sia successo, mi sono ritrovato il coltello in mano e non mi sono accorto di averla colpita"

INTIMIANO «All'improvviso mi sono trovato il coltello in mano e non so neppure perché». Resta in carcere Octavio Ibarguen, il musicista cubano in cella da giovedì notte con l'accusa di aver tentato di uccidere la moglie Jessica Zanni, che ieri mattina ha tentato di raccontare al giudice Alessandro Bianchi quei due minuti di follia e totale black out che hanno rischiato di concludersi in tragedia.
L'uomo, cinquantenne, assistito dall'avvocato comasco Nicola Galuppo, non ha cercato scuse per il suo gesto, ma ci ha tenuto a precisare: «Non m'importa di me, signor giudice. Mi importa che mia moglie si riprenda e che mia figlia sia serena». Inevitabilmente, però, le domande dell'interrogatorio di convalida dell'arresto hanno affrontato anche i retroscena, dell'accoltellamento.
Ibarguen ha confermato che la lite sfociata nel ferimento è legata a un raptus di gelosia. Dopo dieci anni di matrimonio, infatti, il rapporto tra la coppia di Capiago aveva iniziato a segnare il passo, alcuni mesi fa, e il 50enne musicista era convinto che la crisi fosse legata a una possibile relazione extraconiugale della moglie.
Così giovedì l'uomo ha nascosto il suo telefono cellulare nel bagno, per registrare eventuali conversazioni "clandestine" della moglie. Quando, attorno alle 22, Ibarguen è entrato in bagno e ha visto il cellulare, ha ascoltato la registrazione e sentito la moglie impegnata in una chiacchierata telefonica, che la gelosia del marito ha voluto interpretare come possibile conversazione con un altro uomo. Da qui la decisione di chiedere conto alla donna che, per tutta risposta, avrebbe cancellato il file dal cellulare: «A questo punto non so cosa sia accaduto. So che abbiamo iniziato a litigare e mi sono trovato con il coltello in mano». «Mia moglie è una donna splendida, un'ottima mamma ed è sempre stata una brava moglie. Non si meritava quello che è successo».
Al termine dell'interrogatorio il giudice delle indagini preliminari ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, per il 50enne di origini cubane. Lo stesso avvocato Nicola Galuppo non ha ritenuto di chiedere misure alternative: troppo presto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA