Senna, fallita la Flowlink
è terminato il presidio

Il curatore fallimentare ha di fatto interrotto i 57 giorni di presidio ininterrotto dei lavoratori che non ricevevano lo stipendio da sei mesi. Ora si confida nella cassa integrazione straordinaria

SENNA COMASCO E' arrivato il curatore fallimentare, e il presidio dei lavoratori è stato sciolto dopo cinquantasette giorni: quasi due mesi di sciopero per ottenere gli stipendi arretrati, sei mensilità lavorate e non pagate. L'ultimo atto del fallimento Flowlink è andato in scena mercoledì, con l'arrivo in via Canturina Vecchia di Vittorio Anzani nominato il giorno prima dal tribunale di Como curatore fallimentare dell'azienda. Anzani ha concretamente avviato il lungo iter che condurrà all'asta pubblica. Si parte dall'inventario: per recuperare i crediti con la vendita di immobili e macchinari, ci vorrà del tempo. Il curatore è entrato negli uffici e ha chiesto ai quattro impiegati presenti all'interno dello stabile di uscire. A mezzogiorno di ieri, nell'azienda che produceva sistemi di movimentazione interna per le industrie, era rimasto soltanto Marco Dell'Oro, il titolare.
«Intanto – annuncia Ettore Onano, sindacalista Fiom Cgil – abbiamo chiesto un incontro con il curatore. Per chiedere la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. E, in seguito, la mobilità. Affinché altre ditte possano assumere questi lavoratori più facilmente, grazie agli sgravi fiscali previsti. L'adunanza per i creditori è fissata per il 17 febbraio».

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