Aneurisma in classe a Seregno
In ospedale studente di Mariano

Il giovane, 17 anni, è tuttora ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano: si trovava in classe all'istituto tecnico commerciale «Primo Levi» di Seregno quando prima ha sentito un forte mal di testa e poi ha perso i sensi. Tempestivi i soccorsi da parte di un professore e poi del 118

MARIANO Dieci giorni di apprensione, ma per fortuna sembra che ora la situazione volga al meglio. Ma la paura è stata davvero tanta, per un ragazzo di 17 anni che frequenta l'istituto tecnico commerciale «Primo Levi» di Seregno.
Il giovane è tuttora ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano a seguito di un aneurisma che lo ha colpito la scorsa settimana, mentre si trovava in classe. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, il ragazzo, che frequenta la terza N con indirizzo per geometri, attorno alle 12.30 avrebbe chiesto di uscire un attimo dall'aula, perché aveva un forte mal di testa. Dopo pochi minuti è rientrato, facendo appena in tempo a dire che si sentiva male, prima di perdere i sensi.
Il primo a prestargli i soccorsi è stato un insegnante di educazione fisica, Roberto Merendi, esperto di primo soccorso, che si è immediatamente accorto che la situazione era grave. Per questo motivo sono stati chiamati immediatamente i mezzi del 118, con l'arrivo a scuola di ambulanza e automedica. I soccorritori, dopo le prime cure sul posto, hanno immediatamente trasferito il diciassettenne all'ospedale San Raffaele di Milano. Qui i medici hanno subito capito che lo studente marianese era stato colpito da aneurisma e per questo, nel pomeriggio, è stato effettuato un delicato intervento chirurgico, durato qualche ora. Quindi è stato indotto il coma farmacologico e il giovane è stato ricoverato.
Notizie confortanti sullo stato di salute dello sfortunato studente marianese sono arrivate proprio venerdì dall'ospedale San Raffaele di Milano. Il giovane è uscito dal coma farmacologico e lentamente si sta riprendendo, anche se il decorso post operatorio sarà ancora molto lungo. Ma il peggio sembra essere passato.

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