Cantù, Carnevale senza fondi
Il Comune cerca soluzioni

L'assessore al bilancio dopo l'ufficializzazione dei tagli ai contributi per le associazioni che organizzano la kermesse: non è colpa nostra, vedremo di trovare qualche alternativa

CANTU' I tagli nei contributi? Inutile negarli. Ma non è stato il Comune a volerli. E il Comune farà il possibile per cercare di trovare una soluzione che salvi il salvabile. In prima battuta, che salvi il carnevale. Non che nessuno abbia mai messo in dubbio che tra qualche mese di alzerà il sipario sull'edizione numero 85 della kermesse. Tre le sfilate già fissate, per il 27 febbraio, il 6 e 13 marzo.
Ma a scatenare le polemiche è stata la scoperta, da parte dei carristi, della drastica cura dimagrante che la Finanziaria nei mesi scorsi ha imposto alle sovvenzioni alle associazioni. Tra i tanti colpi di forbice alle spese, infatti, c'è anche quello dell'80% a queste ultime, alle consulenze, alle relazioni pubbliche, convegni, pubblicità, rappresentanza e mostre. Un bel colpo di scure. Il che, in relazione all'attività dell'associazione Carnevale canturino, significa ridurre ai minimi termini i contributi, visto che il Comune, nuove normative alla mano, non potrà elargire più del 20% di quanto stanziato per il 2009. «Non si tratta certo di una volontà del Comune di Cantù – commenta l'assessore al bilancio Farano – ma di limitazioni imposte dalla legge. E tanto più ora che siamo in fase di stesura del bilancio preventivo, vedremo come sopperire a questi tagli». «Stiamo approfondendo la questione – continua – e proprio in questi giorni contatteremo tutte le associazioni coinvolte per incontrarci quanto prima, confrontarci e raccogliere esigenze e istanze da parte loro. A quel punto vedremo di capire cosa potremo fare». In prima fila, non ne abbiano a male gli altri sodalizi, c'è sicuramente il carnevale. Non solo perché qui è scoppiato il caso, ma perché oggi le sfilate dei carri allegorici rappresentano probabilmente l'evento di maggior richiamo tra le manifestazioni organizzate in città, con migliaia e migliaia di presenze. Compresa la replica estiva la Notte dei mille colori, imbastita con 2 mila euro o poco più. Affluenza che potrebbe diminuire nel caso in cui si decidesse davvero, come ventilato in questi giorni, di ripristinare il pagamento del biglietti d'ingresso per sostenere la kermesse.

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