Cermenate, distrutta vetrina
della sede della Lega Nord

Atto vandalico nella notte tra sabato e domenica: due grosse pietre sono state lanciate da ignoti a bordo di un'automobile e hanno mandato in frantumi la vetrina della locale sezione del Carroccio. A conti fatti, duemila euro di danni e soprattutto una gran rabbia per l'accaduto

CERMENATE - «Questa è la vostra democrazia. Intimidazioni e vigliaccheria che noi rifiutiamo». Un cartello bianco appeso sulla serranda grigia che chiude la sede della Lega Nord di Cermenate, e che denuncia il «vile atto» subito la notte tra sabato e domenica. Ovvero la distruzione della vetrina affacciata su via Scalabrini, all'86, mandata in mille pezzi con un paio di grosse pietre ritrovate poi all'interno, tra le foto di Umberto Bossi e i manifesti redatti periodicamente dal gruppo locale del Carroccio sull'attività amministrativa. L'ultimo, verde squillante, ricorda che a giorni è attesa la sentenza sul piano di governo del territorio annullato dal tar nei mesi scorsi. E la sensazione dei militanti è che proprio questo, il clima di tensione che si sarebbe creato in paese anche per queste vicende, possa aver mosso gli ignoti autori del gesto, contro i quali questa mattina verrà sporta denuncia alla locale caserma dei carabinieri.
Pochi dubbi che la matrice sia politica, secondo il consigliere Davide Balzaretti, che col capogruppo Giuseppe Verga rappresenta la Lega nell'assemblea comunale, viste le modalità dell'accaduto, anche se mai prima d'ora si erano registrati segnali in tal senso. Il fatto risale a sabato notte, attorno alle 4.20. E' a quell'ora che i residenti dello stabile che al piano terra ospita la sede del Carroccio da circa tre anni e mezzo hanno sentito uno strano trambusto e poi un'auto partire a tutta velocità. Nel fine settimana la serranda viene lasciata alzata, così che i passanti possano leggere il materiale esposto, e quella vetrina era stata distrutta a colpi di pietra. Solo ieri mattina, però, un militante si è accorto dell'accaduto e ha avvisato gli altri. A conti fatti, duemila euro di danni, e soprattutto una gran rabbia. «E' difficile pensare che si tratti di una bravata da parte di ragazzini - dice Balzaretti - perché è avvenuto quasi all'alba e queste pietre non possono essere state trovate per caso qua fuori. Non vogliamo strumentalizzare il fatto, ma questi sono i risultati del clima attuale».

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