Bennet straripante
sommerge il Groningen

Una settimana fa, a Groningen, Cantù aveva perso di sei. Stavolta - si trattava della prima di ritorno nel gruppo E di Eurocup - si è rifatta. Con gli interessi. Avversari letteralmente annichiliti, sei biancoblù (e non c'è Leunen!) in doppia cifra

BENNET CANTU' 81
GRONINGEN 54
BENNET: Green 4 (2/2, 0/1), Mazzarino 11 (1/3, 3/4), Micov 10 (5/6, 0/2), Leunen 5 (1/3, 1/3), Urbutis 10 (4/7); Ortner 10 (4/7), Markoishvili 16 (5/6, 2/6), Tabu 10 (1/3, 2/2), Mian 2 (0/2 da tre), Diviach 3 (1/2 da tre). N.e.: Marconato. All.: Trinchieri.
GAS TERRA FLAMES: Bostain 2 (1/4, 0/1), Bauscher 5 (1/4, 1/2), Dourisseau 11 (4/6, 1/3), Ellis 2 (1/5), Haryasz 10 (5/12); Turek 6 (2/8, 0/1), Bekkering 3 (0/2, 0/3), Ross 4 (2/4, 0/1), Otten 6 (1/1), Roije 5 (1/2, 1/2). N.e.: Wiersum, Hof. All.: van den Berg.
Arbitri: Jungebrand (Fin), Foufis (Gre), Dragojevic (Mne).
Note - Parziali: 27-9, 38-24, 58-38; t.l.: Ben 8/12, Gas 9/12; t.2p: Ben 23/37, Gas 18/48; t.3p: Ben 9/22, Gas 3/13; rimbalzi: Ben 34, Gas 36; assist: Ben 20, Gas 11; nessun uscito per 5 falli; spettatori: 1.700 circa.
CANTU' Straripa la Bennet, facendo fare agli olandesi una figura barbina. E pensare che non più tardi di una settimana fa, a Groningen, Cantù aveva perso di sei. Stavolta - si trattava della prima di ritorno nel gruppo E di Eurocup - si è rifatta. Con gli interessi. Avversari letteralmente annichiliti, sei biancoblù (e non c'è Leunen!) in doppia cifra, nessun canturino sul legno oltre i 29 minuti, Marconato addirittura risparmiato (non entrato) in vista di Montegranaro e per Green solo 17 minuti poiché alle prese con un leggero stato febbrile. Insomma, una serata pressoché perfetta. A non renderla completamente tale, il risultato che giunge da Lamia, con il Panellinios a prevalere sul sin lì imbattuto Galatasaray. A questo punto, le carte si rimescolano e i giochi si riaprono per tutti. E martedì prossimo la Bennet sarà in Grecia per cercare di strappare subito la qualificazione alle “last 16” senza attendere l'ultimo turno casalingo con i turchi.
Tornando al Pianella, apprezzabile la gradita novità delle cheerleaders e da libro Cuore l'ideale abbraccio a base di reciproci applausi e standing ovation che al termine della partita ha accomunato i tifosi di casa alla cinquantina di calorosissimi supporters giunti da Groningen. Una maniera di vivere la gara alla quale francamente vorremmo assistere più spesso, magari abituandoci.
In cronaca. A sorpresa c'è Urbutis nei cinque di partenza e il lituano ringrazia della fiducia strappando 4 rimbalzi nei primi 4'. Dall'altra parte c'è la rigida marcatura ad personam di Bauscher su Mazzarino, individuato dal coach olandese come il pericolo pubblico numero uno. E' un piacere per gli occhi ammirare la coralità Bennet del 1° quarto: quintetto già interamente a segno dopo 5' (12-5), addirittura gli otto ad aver messo piede in campo tutti a bersaglio all'8' (21-7). Una sinfonia. Per il Groningen, invece, soltanto l'assolo di Dourisseau, l'unico tra i suoi ad aver fatto gol. Il gap tocca le 20 lunghezze (27-7) in prossimità della chiusura del periodo d'apertura, durante il quale Cantù si è manifestata con 8/12 da due e 3/5 da tre. Nel 2° quarto, gli olandesi propongono una difesa più aggressiva che consente loro da recuperare dal 31-11 del 12' al 36-22 del 17'. Margine che resta invariato all'intervallo lungo, con i biancoblù ad aver abbassato le percentuali al tiro e il Gas Terra a raddrizzare (19-18) l'iniziale differenza a rimbalzo (14-8).
Si riprende con la Bennet che cerca con insistenza Ortner dentro l'area: il Groningen produce il suo massimo sforzo giungendo sino al -13 (41-28) al 23', dopodiché sale in cattedra Markoishvili e il divario torna a farsi importante (58-36 al 29'). Nel quarto terminale si viaggia sempre tra i 20 i 25 punti di scarto, con il +27 finale massimo scarto dell'intera partita. Insomma, una scorpacciata.

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