Inverigo: il cardinal Tettamanzi
ha inaugurato la scuola d'infanzia

Struttura d'avanguardia che ospita oltre 500 studenti e che dispone di un auditorium da 300 posti che sarà al servizio anche della comunità -  Spesi 2 milioni e 100 mila euro, la parrocchia ha finanziato il progetto in larga parte con un prestito regionale e con l'aiuto della popolazione

INVERIGO «Vedo tanta bellezza intorno, ma non è quella dei muri, è quella delle persone che continueranno a venire qui perché qui trovano un luogo importante per le proprie vite».
Una visita ufficiale attesa e importante, quella che ieri ha inaugurato la nuova scuola dell'infanzia realizzata dalla parrocchia di Sant'Ambrogio, la visita dell'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi. Battesimo prestigioso e gremito davvero per la struttura, tirata su in meno di tre anni accanto all'oratorio di Santa Maria, dotata anche di un auditorium da 300 posti al servizio della comunità e di cinque aule per la San Carlo, scuola paritaria da oltre 500 studenti e con le iscrizioni alle elementari praticamente al completo già fino al 2013.
Progetto da 2 milioni e 100 euro finanziato dalla parrocchia in larga parte con un prestito regionale e con l'aiuto della gente, che «in questa scuola ci ha messo l'anima», ha sottolineato un genitore accogliendo l'arcivescovo tra le poltrone scarlatte dell'auditorium, che grazie a una convenzione stipulata con il Comune verrà utilizzato anche dalla comunità. Anche perché, ha rimarcato il sindaco Alberto Bartesaghi in un gustoso scambio di battute con Tettamanzi, «tutti hanno lavorato, e ognuno ha dato un pezzetto per tanta bellezza». Per il taglio del nastro, ieri pomeriggio, in via Trento è arrivata una vera e propria folla, con decine di ragazzi dell'oratorio con tanto di pettorina gialla d'ordinanza a fare da servizio d'ordine. E poi l'amministrazione comunale al gran completo, sindaci dei Comuni vicini, rappresentanti delle istituzioni, il vicario episcopale monsignor Armando Cattaneo e ovviamente don Costante Cereda in prima fila.
Già in marzo il cardinale era atteso in paese, per presiedere la Via crucis, ma quella sera – gelida, eppure capace di richiamare migliaia di persone – problemi di salute lo tennero lontano da Inverigo. I fedeli sono stati ricambiati ieri, con una lunga visita che si è conclusa con la celebrazione della messa nella parrocchiale. Dionigi Tettamanzi ha visitato tutta la scuola, piacevolmente colpito dalla stessa e concedendosi una sosta divertita alla nuova materna, tra i piccoli della Monsignor Pozzoli, dove ha accettato di partecipare anche a un girotondo con i bimbi, «perché anch'io, quando ero piccolo, e tuttora sono piccolo – ha scherzato – andavo all'asilo, forse non bello come questo, ma lo era il cuore degli insegnanti».
Tema forte su cui l'arcivescovo ha puntato l'attenzione, quello dell'impegno educativo: «Il filo rosso che lega tutte le cose belle che ho visto qui oggi – ha sottolineato incontrando la cittadinanza nella palestra della San Carlo – è quello della costruzione, che avviene attraverso l'alleanza. Guardando al domani non dobbiamo spaventarci per le difficoltà ma essere affascinati dalla sfida, quella dell'educazione. E benché si possa essere ricchi materialmente saremmo tremendamente poveri se non cogliessimo il vero senso della vita, l'obiettivo di quest'opera, arrivare alla bellezza incomparabile del Signore». Mattone su mattone è venuta su una grande casa, hanno cantato i bambini, e con loro don Costante: «Una grande casa realizzata con passione e sacrificio, fatta di pietre vive. E il fondamento che tiene in piedi quest'opera è lui, Gesù, che ci abita dentro».
<+G_FIRMA>

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Il cardinale a Inverigo