Sala festeggia Miro e Onorina
Sposati da oltre settant'anni

La coppia di ferro vanta 6 nipoti e 7 pro-nipoti e il prossimo 28 dicembre tutti insieme saranno in chiesa  a festeggiare un'unione che ha sfidato il tempo

SALA COMACINA - Quei nove denti strappati a 28 anni in un quarto d'ora senza anestesia da un dentista clandestino della Val Sesia con notevole esborso di denaro contante gli hanno permesso di dire no agli ordini del duce per la campagna di Russia e di salvare la vita, destinato al servizio militare sedentario, con successivo riconoscimento del congedo anticipato.
Così Miro Puricelli, classe 1913, con un'eccezionale memoria e una salute di ferro è l'uomo più longevo del territorio compreso tra Argegno e Griante dove ci sono solo delle donne con qualche anno in più.
Non solo, il Miro e la moglie Onorina, anch'essa lucidissima, il prossimo 28 dicembre festeggiano un ambitissimo traguardo, i 72 anni di matrimonio. Rappresentano la coppia più solida di tutta la Tremezzina. Tenendo conto che lui il 7 novembre ha compiuto i 97 anni e lei 93, con i 190 anni vantano un record difficilmente superabile, in considerazione soprattutto delle loro condizioni di assoluta autosufficienza. Tra i pochissimi in Lombardia sono avviati verso le mitiche nozze di platino che contraddistinguono i 75 anni.
Vivono in una casa di origini medioevali nel centro storico di Sala Comacina, entrambi hanno sempre fatto i contadini per ben 31 anni all'Alpe di Ponna e a Palèes sui monti di Sala e lui, nonostante l'età, va tutti i giorni nel «runc», un podere comprendente alcune cascine e 90 piante di olivo sulle alture di Spurano, a monte dell'ex albergo Miralago. Quest'anno insieme al figlio Andrea, classe 1945 pure contadino, ha raccolto 7 quintali di olive e si appresta a completare l'opera in quanto sugli alberi ci sono ancora altri quintali da prendere.
La coppia di ferro vanta 6 nipoti e 7 pro-nipoti e il prossimo 28 dicembre tutti insieme saranno in chiesa  a festeggiare un'unione che ha sfidato il tempo.
Con quale recondito segreto?
«Con l'amore e la comprensione – risponde Onorina – felicissima di essere invecchiata accanto al suo Miro e nel ricordo di un giovanotto bello e esuberante che aveva una gran voglia di lavorare».

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