Senna, il sogno di Francesca
Compleanno su una Ferrari

I diciotto anni di Francesca Pergola, principessa ferrarista, spostata dalla sua sedia a rotelle da papà Pietro, accomodata sul sedile del passeggero del bolide per un breve ma intenso viaggio, grazie al Ferrari Club di Erba e alla disponibilità del suo presidente Giorgio Meroni

SENNA COMASCO La mano destra sul cuore palpitante, lo sguardo al cielo, il sorriso, la gioia di sentire il rombo di una Ferrari 308 GTB che sgasa, felicità per essere a bordo di un'orchestra di svariati cavalli vapore. Prima volta nella vita, regalo a sorpresa, la Rossa di Maranello sotto casa, tirata a lucido per andare alla festa di compleanno. I diciotto anni di Francesca Pergola, principessa ferrarista, spostata dalla sua sedia a rotelle da papà Pietro, accomodata sul sedile del passeggero del bolide per un breve ma intenso viaggio. Diretta al party della maggiore età, organizzato a Como, con la carovana di amici e parenti al seguito.
Lei non se l'aspettava. La famiglia aveva chiesto di far pubblicare un annuncio su La Provincia, per chiedere il noleggio di una Ferrari. Poche righe congelate dalla redazione: niente messaggio a pagamento sul giornale, si cerca tra i contatti di realizzare il desiderio di Francesca, da sempre fan della Ferrari. Ci sta Giorgio Meroni, il presidente della Scuderia Ferrari Club di Erba. Procura il mezzo la Gruppo Serratore spa. Domenica, dopo pranzo, qualche timido fiocco di neve non scoraggia Meroni – «mai guidata una Ferrari sulla neve» – che si avventura fra le colline tra Erba e Senna. Arrivo dietro via Roma, dove abita Francesca. Casa riconoscibile per la cancellata a festa con i palloncini. Nascosta dietro l'angolo, fuori dal cancelletto, la Ferrari in attesa.
Francesca, spinta sulla carrozzina, esce e sgrana gli occhi. Qualche secondo per capire cosa stia succedendo, sorrisi e breve monologo. «Ma che bella, miseriaccia, è stupenda. Di che anno è? Quanti chilometri ha su?». Ci gira attorno per un paio di minuti, la sua camera continua a scattare foto. «Si può anche entrare?», chiede, «e certo che sì, basta con la Fiat», scherza sopra un parente, «dài, andiamo», dice la ragazza, vestitino elegante e tacchi alti, al fianco l'autista cavaliere. Commozione trattenuta a fatica, quando Meroni schiaccia l'acceleratore, e il rombo di tuono inizia a scuotere il vicinato. «Che bello», la portiera si chiude, via in Ferrari, direzione Red Chantal, un disco pub di Breccia, Como.
«Grazie a tutti per la bellissima sorpresa – il padre – Francesca non si perde un Gran Premio, ha i poster della Ferrari in casa, una collezione di modellini, videogiochi». A bordo è tutta un'altra cosa. «Durante il giretto – riferisce il suo autista – sono stato riempito di domande. Era la prima volta che saliva su una Ferrari, non stava davvero nella pelle. Mi ha salutato dicendo che probabilmente entrerà nel nostro club. E per l'anno prossimo, spera proprio che la Ferrari vinca». Ma lei, in un certo senso, ha già vinto.

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