Grandate, aumentano i costi
Primi "no" per la nuova scuola

La giunta Luraschi ha inserito nel piano triennale delle opere la costruzione del nuovo edificio scolastico, già ampiamente discusso e illustrato anche in precedenti assemblee pubbliche. La novità, però, è nella stima al rialzo

GRANDATE - Lievitano i costi della nuova scuola di Grandate, e l'opposizione non si fida. La giunta Luraschi ha inserito nel piano triennale delle opere la costruzione del nuovo edificio scolastico, già ampiamente discusso e illustrato anche in precedenti assemblee pubbliche. La novità, però, è nella stima al rialzo dei costi. Se, infatti, la nuova scuola per contenere le medie frequentate dai ragazzi di Grandate e Casnate con Bernate, cui si vorrebbero aggiungere quelli di Luisago per garantire un numero congruo alla sopravvivenza dell'istituto comprensivo, era stata stimata in cinque milioni, ora, con delle aggiunte, potrebbe arrivare fino a 8,5.
«È stata aggiunta l'idea di fare la palestra e un auditorium – spiega il sindaco Monica Luraschi – con possibilità di accesso dall'esterno perché, valutato che la città di Como esternalizza molte delle proprie attività in quanto ormai troppo congestionata, potrebbero trovare altri modi di impiego». «Sono previsti tre lotti che servono per avere una progressione realizzativa non troppo impegnativa. Nel primo, da 4,9 milioni gioca un ruolo importante l'impiantistica. I costi iniziali sono leggermente lievitati per contenere poi quelli di gestione, prevedendo pannelli solari e un impianto geotermico. La palestra, a norme coni, è studiata sia a servizio della scuola ma anche per attività extrascolastiche, da sola costa un milione. Il secondo lotto con l'auditorium, di cui per ora è previsto solo uno studio di fattibilità, costerebbe 1,3 milioni, mentre il terzo, se eventualmente sarà necessaria la scuola elementare, 2,3 milioni». La maggioranza di questi soldi dovrebbero arrivare dall'ampliamento dell'Iper, e in parte dalle amministrazioni dei paesi coinvolti.
A questo proposito Paolo Tedesco, consigliere di «Vivere Grandate», non si fida: «Ci preoccupa il modo in cui viene presentata ancora la scuola. Conosciamo i contatti con Iper e le altre possibilità, che oggi però non sono state ancora tradotte all'interno del piano delle opere. Dovendolo valutare così non ci sentiamo di approvare l'apertura di un mutuo di 4 milioni di euro. Ci piacerebbe essere coinvolti nello studio del progetto».

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