Valanga travolge tre comaschi
Sono salvi per miracolo

E' accuduto sopra la Grigna Meridionale (o Grignetta che dir si voglia), nel Lecchese. a un'altitudine di 1.500 metri. Caterina Bellotti, 34 anni di Fino Mornasco e Davide Dotti, 37 anni di Cernobbio, fidanzati, sono vivi grazie a Davide Salvalaggio, 27enne escursionista di Cermenate che ha allertato i soccorrittor

CERMENATE Si sono salvati miracolosamente dopo essere stati travolti da una valanga. Protagonisti, tre escursionisti comaschi.
Sono le 11,05 di mercoledì quando al 118 arriva una telefonata d'emergenza: «È caduta una valanga sul Canalone Porta, ci sono due persone sotto, accorrete!». A chiamare è Davide Salvalaggio, 27enne escursionista di Cermenate. Dopo pochi minuti dalla piazzola di Erba si stacca l'elisoccorso di Como con un medico, un infermiere e un tecnico del Cnsas (corpo nazionale soccorso alpino e speleologico).
In contemporanea è allertata la macchina d'emergenza della XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino, con la sua sala radio. In pochi minuti, verso le 11.15 i soccorritori sono sopra la Grigna Meridionale (o Grignetta che dir si voglia) a un'altitudine di 1.500 metri circa e scoprono che poco più in basso, semisepolti dalla neve, i due compagni di escursione Caterina Bellotti, 34 anni di Fino Mornasco e Davide Dotti, 37 anni di Cernobbio, fidanzati, sono vivi.
Il primo tassello di una mattinata che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. Si capisce che dei due la più grave è la ragazza, che però è vigile e risponde alle urla dell'amico che ha dato l'allarme ed è preoccupato per loro. Arriva la barella, calata con il verricello per una settantina di metri assieme al tecnico del Soccorso Alpino, al medico e all'infermiere. Caterina viene subito stabilizzata e issata sull'elicottero. In pochi minuti è all'ospedale Manzoni di Lecco. La prima diagnosi parla di rottura biossea (ovvero di tibia e perone) di entrambe le gambe, di rottura del bacino e di trauma cranico; non corre pericoli di vita, ma la prognosi è riservata. È ricoverata in ortopedia.
Il suo compagno, invece, Davide Dotti residente a Fino Mornasco presenta un trauma alla spalla (lussazione) e all'emitorace destro. Se l'è cavata con conseguenze contenute visto quanto ha rischiato e nel pomeriggio viene dimesso. L'amico di Cermenate, invece, dopo aver dato l'allarme, si porta in cima per evitare eventuali altri distacchi nevosi; è ancora scosso per quanto avvenuto e così chiede l'intervento dell'elicottero che ritorna sulla Grignetta, pochi minuti dopo aver lasciato all'ospedale Manzoni i due infortunati, e lo preleva. La sua pista d'atterraggio però, constatato che sta bene e sta recuperando anche velocemente lo choc subìto, non è quella dell'ospedale, ma quella del Soccorso Alpino, al Bione.
Lì viene accolto dai volontari del Soccorso che gli chiedono i dati personali oltre alle modalità dell'escursione e dell'incidente: che il grado di pericolosità di quel canalone fosse elevatissimo ieri è fuori di dubbio, ma vogliono capire come stia effettivamente la situazione per sconsigliare ulteriormente questo percorso ad altri temerari. Un percorso, lo ricordiamo, già per alpinisti esperti in condizioni climatiche ideali.

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