Cernobbio: oltre al teschio
spuntano altre ossa

Dai pianori sopra l'abitato di piazza Santo Stefano, sono stati rinvenuti altri resti umani affidati agli esperti del Laboratorio di antropologia forense dell'istituto di medicina legale di Milano. I nuovi reperti potrebbero agevolare il lavoro di chi dovrà dare una datazione, ma soprattutto tentare l'identificazione

CERNOBBIO Non c'era soltanto il teschio tra le foglie lungo il sentiero che sale alla sorgente del Cosio. Dai pianori sopra l'abitato di piazza Santo Stefano, sono spuntati altri resti umani:un femore e altre ossa, affidate con il teschio rinvenuto sabato agli esperti del Laboratorio di antropologia forense dell'istituto di medicina legale di Milano. Non si tratta di uno scheletro completo, ma i nuovi reperti potrebbero agevolare il lavoro di chi dovrà dare una datazione, ma soprattutto tentare l'identificazione.
Ieri, in località Barangia, con i carabinieri del reparto operativo è arrivata anche Cristina Cattaneo, che proprio del Labanof è la direttrice. Con i suoi collaboratori ha eseguito una serie di rilevamenti al suolo, utilizzando in particolare una strumentazione che dovrebbe consentire di ricostruire le ragioni della dispersione dei reperti: in altre parole il motivo per cui il teschio si trovava da una parte, le ossa e la mandibola da un'altra, se si sia trattato di "traslazioni" legati a eventi atmosferici, all'azione degli animali o dell'uomo.
Tuttavia, quello che più conta è che, secondo gli esperti, nel giro di un mesetto sarà possibile arrivare alla ricostruzione del volto, primo passo verso l'identificazione. Le ossa, come è emerso fin dalle prime ore successive al ritrovamento (che si deve a una coppia di escursionisti che sabato pomeriggio passeggiavano nella zona), potrebbero risalire a due come a cinquant'anni or sono.
In questo momento non ci sono elementi utili a formulare una datazione più precisa, così come non ci sono elementi che possano aiutare a comprendere le cause della morte. Segni macroscopici di traumi, come il classico foro di ingresso di un proiettile, non ne sono stati ritrovati.
In base a un primo esame potrebbe trattarsi di una donna, ma si tratta soltanto di una ipotesi. Le denunce di persone scomparse, negli ultimi anni, non mancano. Ma iniziare i primi confronti sarà possibile soltanto quando gli esperti saranno riusciti a ricostruire, quantomeno, il suo volto.

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