Cantù, piscina e palasport
Dubbi e perplessità del Pd

Il Partito democratico chiede risposte neo su bianco sulla piscina introdotta nel progetto per il nuovo palasport, minacciando altrimenti di fare una segnalazione all'autorità di vigilanza sui contratti pubblici

CANTU' La tanto dichiarata trasparenza e apertura al dialogo da parte dell'amministrazione comunale, su un progetto da decine di milioni di euro come il nuovo palazzetto, il centrosinistra proprio non la scorge all'orizzonte. E allora oggi chiede risposte nero su bianco, altrimenti il gruppo Ulivo per Cantù si dice pronto anche a formulare segnalazione ufficiale all'autorità di vigilanza su contratti pubblici. Le risposte, l'opposizione, le chiede soprattutto in merito alla modifica apportata nel passaggio dal progetto preliminare al definitivo, che ha portato all'interno del nuovo palasport un centro sportivo con piscina e palestre. Tanto che nell'ultima giunta dell'anno l'esecutivo cittadino ha aggiornato il programma triennale dei lavori pubblici 2011-2013, inserendo in previsione l'attivazione della procedura di project financing per assegnare l'incarico di trasformazione dell'attuale piscina di via Papa Giovanni XXIII in struttura scoperta estiva. Il che significa, sottolinea il capogruppo Vittorio Spinelli, che questa funzionerà solo pochi mesi l'anno, in estate, favorendo giocoforza l'utilizzo da parte degli utenti di quella che sorgerà nel palazzetto «e per quanto si trovino tariffe convenzionate, ma stiamo aspettando di poter analizzare il quadro finanziario, sempre della realizzazione di un privato si tratta». Mentre l'impianto comunale, rimarca, perderà valore.
Il gruppo presenterà una mozione ufficiale, con risposta scritta.

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