Cantù, pronta a marzo
piazza Garibaldi pedonale

Resta l'incognita sulla parte carrabile: i soldi per ripristinare il doppio senso di marcia si devono infatti reperire dalla vendita all'asta di un terreno che non si è ancora riusciti ad alienare

CANTU' Vederla finita per Natale non è stato possibile. Ci si riuscirà alle porte della primavera, in marzo. I lavori di riqualificazione della parte pedonale di piazza Garibaldi, che si sperava di far trovare ai cittadini sotto l'albero, sono proseguiti in queste settimane. Progetto del costo di 214 mila euro, che ha visto incrementare il verde, la sostituzione delle panchine con nuove sedute in marmo. A mancare all'appello era la fontana, alla quale si stanno aggiungendo due vasche e nuovi giochi d'acqua. «I lavori nella parte sotto terra sono terminati – conferma l'assessore all'ambiente Claudio Ferrari – Credo che per marzo i canturini potranno vedere il cantiere chiuso e la fontana zampillare».
Chiuso quello sulla parte pedonale. Mentre dovrebbe aprirsi quello più atteso, ovvero il ripristino della parte carrabile. Trecento metri in tutto, ma l'intenzione dichiarata da subito è proprio partire appena il clima lo permetterà con i restanti tre lotti – altri 1.500 metri quadrati d'area – per concludere entro l'autunno l'intera riqualificazione. E porre fine all'infinita serie di cantieri che da anni ormai martoria il salotto cittadino e mette a dura prova la pazienza di automobilisti e commercianti. L'aspetto preponderante per loro è proprio questo, restituire al crinale il collegamento diretto tra via Roma e via Dante con il doppio senso di marcia sulla parte bassa della piazza. L'unico aspetto sul quale ci si interroga ora è quello economico. Nel piano triennale dei lavori pubblici si legge infatti che i 235 mila euro destinati alla pavimentazione di piazza Garibaldi sono da reperire attraverso l'alienazione di terreni pubblici e che «il proseguimento dell'iter amministrativo è subordinato all'accertamento dell'entrata». Quei fondi infatti, con un emendamento al bilancio, erano stati dirottati sul primo lotto di asfaltature, mentre quelli per la piazza sono da incassare con la vendita all'asta del terreno di via Brianza. Asta il cui quarto esperimento è andato deserto, nonostante il prezzo fosse già sceso da 620 mila euro a 540 mila.

© RIPRODUZIONE RISERVATA