Sta meglio il ragazzo
ferito durante la "pizzata"

Il dodicenne colpito alla testa da una bottiglietta d'acqua lanciata da un compagno di classe. Andrea sarà presto dimesso dall'ospedale Sant'Anna. Tornerà a casa dopo due settimane di ricovero, nel reparto di chirurgia pediatrica, e una delicata operazione al capo

APPIANO GENTILE Sta meglio il ragazzino ferito alla testa da una bottiglietta d'acqua lanciata da un compagno, durante la pizzata di classe. Andrea - dodici anni, residente a Veniano - sarà dimesso dall'ospedale Sant'Anna nelle prossime ore. Tornerà a casa dopo due settimane di ricovero, nel reparto di chirurgia pediatrica, e una delicata operazione alla testa, durata tre ore, per intervenire sulle due fratture riportate nella zona oculare – frontale. Il peggio ormai sembra alle spalle, ma se l'è vista brutta. La bottiglia che l'ha colpito sopra l'occhio sinistro gli ha provocato due fratture, per cui è stato necessario sottoporlo a intervento chirurgico. «E' stato operato lunedì della scorsa settimana, dopo giorni di degenza in attesa che si riassorbisse un po' l'esteso ematoma – spiega la mamma, ancora provata e in ansia per il figlio – Gli è stata inserita una placchetta idrosolubile nella parte oculare – frontale, all'altezza delle due fratture causate dal colpo subito». L'intervento è perfettamente riuscito, il decorso post-operatorio fa ben sperare in una completa guarigione del ragazzo, che frequenta la seconda media. Certamente se la ricorderà a lungo quella pizzata di classe, costatagli un'operazione alla testa e duecento punti di sutura. Un dramma sfiorato, per un gesto stupido, andato oltre le intenzioni di chi l'ha compiuto. Il contesto in cui è maturato e i ragazzi più o meno direttamente coinvolti sono stati individuati, ma l'autore del lancio ancora non si è fatto avanti ad ammettere apertamente le proprie responsabilità. Comportamento che amareggia Andrea, così come i suoi genitori: «Non abbiamo partecipato alla pizzata – precisa la mamma del ragazzino ferito – Da quanto però ci hanno riferito alcune persone presenti, l'episodio si è verificato quando ormai la serata era finita. Tre o quattro ragazzi hanno cominciato a giocare tra di loro e uno ha lanciato una bottiglietta d'acqua di plastica verso Andrea, colpendolo sopra l'occhio sinistro. Ci dispiace che il ragazzino responsabile del ferimento di mio figlio (che è andato a trovarlo in ospedale) non abbia ammesso quanto ha fatto e chiesto scusa per il gesto che ha provocato gravi conseguenze. A questo punto pensiamo di presentare denuncia contro ignoti, in modo che si possa ricostruire con esattezza quanto accaduto e le responsabilità». Gli accertamenti che seguiranno all'esposto consentiranno di fare chiarezza sull'episodio, ma Andrea – a suo modo – ha già emesso un primo giudizio, sull'onda emotiva di quanto gli è successo: «Ha cancellato il numero di telefonino del compagno di classe che, stando a quanto riferito da testimoni del fatto, gli avrebbe lanciato la bottiglietta – riferisce la mamma - E' ancora scosso per quanto gli è capitato». Una reazione comprensibile per chiunque, tanto più per un dodicenne che partecipa a una pizzata di classe e finisce in ospedale con due fratture craniche. Compagni di classe e insegnanti gli sono stati vicini in questa drammatica esperienza: «I suoi amici e compagni di classe, con i loro genitori, sono andati a trovarlo in ospedale – conferma la madre - Gli hanno e ci hanno dimostrato tanta solidarietà, compresi i docenti e il personale scolastico».

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