Capiago Intimiano: oggi l'addio
alla giovane donna scalatrice

Il rito funebre alle 16.30 nella chiesa parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio - Un nodo la causa del tragico volo di 15 metri dalla parete della palestra di roccia a Longarone

CAPIAGO INTIMIANO La bara davanti all'altare, nella chiesa di Capiago - la parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio - dove dentro riposa per sempre Diana Rossetti. La scena che nessuno avrebbe voluto vedere, che invece diventerà l'immagine tristissima di questo sabato pomeriggio, quando alle 16.30 inizieranno i funerali. Neanche due mesi fa, il primo luglio, il matrimonio della rocciatrice, con il marito Stefano Butti, il compagno di una vita. E' stato un nodo che si è sciolto all'improvviso, quasi sicuramente, a sganciare la 42enne dalla palestra di roccia sopra Longarone, nel Bellunese. E' morta a poche ore dalla caduta. Un volo di quindici metri risultato fatale, sotto gli occhi del suo uomo.
Emergono nuovi particolari su quanto accaduto in falesia a Podenzoi, frazione di Castellavazzo. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, il marito si sarebbe trovato ai piedi dei percorsi artificiali - dove in quel momento c'erano anche altre persone - a far «da sicura», a usare un linguaggio noto agli scalatori. Fermo, probabilmente con la corda tra le mani, dove in alto, all'altra estremità, doveva esserci l'«otto» salvavita per l'imbragatura. Un nodo che tutti gli alpinisti conoscono. Diana, esperta, il giorno prima della tragedia era stata ad arrampicare sulle Tre Cime di Lavaredo. E l'indomani, alle 17, sulla falesia artificiale, stava percorrendo un percorso di difficoltà intermedia. Ma nonostante l'esperienza, qualcosa non è andato come da manuale. Forse il nodo, che si potrebbe immaginare malfatto, si è improvvisamente sciolto. La donna, dopo aver mollato gli appigli, è volata per quindici metri. Un impatto terribile che ha causato alcuni traumi importanti che sono risultati fatali.
Leggi sull'edizione odierna de Le Provincia ulteriori particolari e il commosso ricordo dei colleghi di lavoro dell'Iper di Grandate. 

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