Il tributo di Veniano
al suo soldato, Fiore Piatti

Molta commozione al cimitero quando la nipote Mariuccia, ha preso tra le mani l'urna dello zio morto in guerra che è stato tumulato nel monumento ossario ai Caduti

VENIANO - Il paese ha tributato il suo omaggio a Fiore Piatti, caduto durante la seconda guerra mondiale, che finalmente è tornato alla terra in cui è nato.

Grande partecipazione dei venianesi, delle autorità civili, delle associazioni d'arma di carabinieri e alpini, al corteo che ha scortato dalla chiesa di S.Lorenzo l'urna con i resti di Fiore Piatti fino alla casa contadina in cui era cresciuto e da cui aveva salutato i parenti così:«Non tornerò mai più».

Parole  profetiche di un contadino legato alla sua terra che sentiva non avrebbe più rivisto. Piatti morì difatti ad Hannover il 18 giugno 1944 e poi fu inumato nel cimitero militare italiano di Amburgo da cui è tornato solo nei giorni scorsi. «Finalmente Fiore ci è stato restituito. Ora sarà sepolto nella terra che lui ha lavorato della sua Veniano. Quanti cambiamenti da allora.Ci direbbe che era meglio un tempo quando ci si conosceva tutti, ci si aiutava e si aveva il senso del dovere e del sacrificio-ha ricordato il parroco don Giuseppe Conti - Lui che ha sacrificato la sua vita per la patria ci chiede di essere bravi cittadini,di dare una testimonianza nel quotidiano per affermare i valori per cui lui e tanti altri hanno perso la vita».

Molta commozione al cimitero quando la nipote Mariuccia, attorniata dai tanti pronipoti che con lei hanno voluto fortemente il ritorno del loro caro, ha preso tra le mani l'urna dello zio che è stato tumulato nel monumento ossario ai Caduti. Dopo le note del silenzio la deposizione della corona d'alloro e il ricordo del sindaco Elio Rimoldi che ha detto:«Grazie al comune impegno della nipote Maria e del sottoscritto siamo riusciti a superare tante difficoltà burocratiche e oggi possiamo avere Fiore Piatti tra noi. Idealmente ci sono anche tutti gli altri Caduti. Chi non è più tra noi, sono le parole del poeta Claudel, non ci ha lasciato, continuiamo a parlargli perché è solo dall'altro lato del cammino».

I familiari di Fiore Piatti hanno ringraziato i venianesi e l'amministrazione comunale per l'impegno profuso, poi i bambini della classe quinta della primaria hanno ricordato a più voci la storia del tricolore e intonato il Canto degli italiani. Molto toccante l'appello dei caduti venianesi a cui i bambini come piccoli soldati hanno risposto.

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