Rodero, l'addio al caduto
Tanta gente e commozione

A rendere gli onori all'artigliere alpino Carlo Valli, caduto in
Germania il 21 marzo 1945 e riportato in patria nei giorni scorsi, c'era
anche, accompagnato dal figlio Raffaele, Eugenio Donadini, 89 anni di
Uggiate Trevano, commilitone del fratello di Carlo Samuele, classe 1922,
disperso sul Montenegro.


RODERO - A rendere gli onori all'artigliere alpino Carlo Valli, caduto in Germania il 21 marzo 1945 e riportato in patria nei giorni scorsi, c'era anche, accompagnato dal figlio Raffaele, Eugenio Donadini, 89 anni di Uggiate Trevano, commilitone del fratello di Carlo Samuele, classe 1922, disperso sul Montenegro.

«Anch'io ho voluto rendere omaggio a Carlo Valli - spiega lo stesso Eugenio Donadini - in veste di amico di suo fratello Samuele, un vero grande amico, compagno di leva, classe 1922. Si ammalò di dissenteria per l'acqua infetta dei pozzi bevuta durante la marcia di trasferimento nel Montenegro. Lo portammo a turno fino alla conclusione della tappa e il giorno dopo lo trasportammo a braccia a turni fino all'ospedale di Cetinje, dove morì. Dopo qualche tempo fu dato per disperso. Nel cimitero di Rodero vi è una lapide che lo ricorda, insieme ad altri due suoi fratelli, morti in guerra anche loro. E passando da Rodero non potevo non andare al cimitero».

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