Cantù, sono 700 i minorenni
che possono diventare italiani

Dopo l'auspicio espresso dal Presidente della Repubblica, la situazione nella città del mobile, dove gli stranieri sono il dieci per cento della popolazione

CANTÙ In città sono più di 700 i minorenni nati in Italia da figli stranieri, quelli che se fosse accolto l'auspicio del Presidente della Repubblica Napolitano, dovrebbero diventare cittadini italiani automaticamente, dalla nascita. Ma anche se l'auspicio di Napolitano non dovesse concretizzarsi, i 700 minorenni residenti in città e nati in Italia da genitori stranieri, sono comunque destinati a diventare cittadini italiani a pieno titolo entro dieci anni o, al massimo, al compimento della maggiore età. I dieci anni sono quelli che devono trascorrere affinché i genitori potranno richiedere la cittadinanza, per sé, ma di conseguenza anche per i figli.

Ma la richiesta del Quirinale dovesse diventare legge, la cittadinanza acquisita sin dalla nascita sul suolo italico equiparerebbe questi cittadini a tutti gli altri, risparmiando loro trafile burocratiche e difficoltà nell'accedere ai servizi pubblici. Soltanto a Cantù, pertanto, sono centinaia le famiglie non italiane che hanno quindi esultato alla frase di Napolitano.

I dati rispecchiano la realtà attuale del comune di Cantù. Con un'interrogazione al computer, l'ufficio anagrafe è in grado di fornire il numero dei figli di genitori stranieri nati in Italia dal primo gennaio 1994: al momento, sono 728 gli stranieri under 18 di Cantù. I maschi superano le femmine,  370 a 358.

«Una cinquantina, circa il 5%, sono nati prima del 2000 - riferisce Roberto Finardi, responsabile di anagrafe elettorale - e anche a memoria, ricordiamo che gli arrivi più importanti di stranieri risalgono a quegli anni. Ci sono quindi molti più bambini che adolescenti».

La procedura per diventare italiani la spiega Stefano Frigerio, responsabile dello stato civile. «La richiesta di cittadinanza costa circa 200 euro - dice - se è un adulto residente da 10 anni i documenti vengono valutati per decreto presidenziale. La cittadinanza ottenuta attraverso un matrimonio con un italiano o un'italiana, viene sancita dal Ministero dell'Interno. Altrimenti, per chi compie 18 anni e vuole diventare maggiorenne, c'è l'attestazione del sindaco».

La richiesta di Napolitano viene accolta con entusiasmo dalle associazioni di stranieri a Cantù. «Anche se sono qui da 22 anni, io ho avviato da poco la pratica proprio per motivi di famiglia - afferma Amadou Gueye, associazione Teranga, Senegal - se fosse come chiede il presidente della Repubblica, anche i bambini si sentirebbero da subito italiani. Sarebbe un bel regalo. Non qualcosa che si deve avere in cambio di altro».

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