Il nome della Petacci
sulla croce di Mezzegra

Il sindaco Claudia Lingeri è disposto ad accogliere la richiesta dei nostalgici: "Non è apologia del fascismo"

MEZZEGRA Claudia Lingeri, avvocato, sindaco di Mezzegra e consigliere provinciale della Lega Nord a quasi 67 anni dal fatto storico del 28 aprile 1945 annuncia la disponibilità dell'amministrazione comunale a ritagliare un piccolo spazio in memoria di Claretta Petacci sulla croce collocata al cancello di villa Belmonte. Al momento, infatti, c'è solo il richiamo a Benito Mussolini e le precedenti lapidi dove c'era anche il nome, nel bene e nel male, della compagna del duce erano state buttate nel lago.

«La croce - dice il sindaco - è un simbolo cristiano e mi pare che la collocazione del nome della Petacci non abbia a che vedere con l'apologia del fascismo. In fondo per infatuazione o per amore è stata vicina al suo uomo fino alla fine. Se qualcuno è intenzionato a definire la proposta, finora soltanto abbozzata, si faccia avanti, la prenderemo in considerazione a condizione che non vengano indette manifestazioni con teste rasate e camicie nere perché la nostra gente è rispettosa della memoria e delle persone, ma vuole vivere in pace».

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