Lomazzo, colpito con uno sparo
Manzi operato al Sant'Anna

Il fondatore dell'associazione Sos racket e usura è giudicato fuori pericolo - Indagano i carabinieri della compagnia di Cantù per identificare il sicario

LOMAZZO Stamattina Frediano Manzi, il fondatore dell'associazione Sos racket e usura gambizzato martedì sera, è stato operato per estrarre il proiettile calibro 7,65 che si era andato a conficcare nell'osso del suo polpaccio sinistro. L'operazione è riuscita, Manzi rimane ricoverato all'ospedale Sant'Anna con due carabinieri che piantonano la sua stanza.

Oggi sono proseguite le indagini per cercare prima di tutto di ricostruire quanto accaduto e risalire a chi può avergli sparato. Al lavoro sono i carabinieri dell'aliquota operativa della compagnia di Cantù che hanno potuto accertare come non ci siano testimoni oculari di quanto accaduto in piazza Trento a Lomazzo: un vicino ha sentito il rumore di uno sparo e si è affacciato alla finestra, vedendo Manzi dolorante a terra e ha lanciato l'allarme.

Allo stato attuale, il lavoro per gli inquirenti non si presenta per nulla facile e non viene scartata alcuna pista: Manzi, nella suo impegno con l'associazione Sos racket e usura, risulta aver ricevuto minacce di morte anche la settimana scorsa. Sono stati ricostruiti anche i suoi movimenti: martedì sera era stato accompagnato in auto da un dipendente dell'associazione a Lomazzo, dove abita da poco più di un mese con la sua compagna, Antonella Morsello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Lomazzo, gambizzato