«Pozzi ha tradito
Sedicimila elettori»

Paola Maria Camillo, impiegata amministrativa, martedì sarà al Pirellone e siederà come consigliere regionale al posto di Giorgio Pozzi, dichiarato ineleggibile.

COMO Paola Maria Camillo, impiegata amministrativa, martedì sarà al Pirellone e siederà come consigliere regionale al posto di Giorgio Pozzi, dichiarato ineleggibile.
Signora Camillo, una poltrona in Regione vale 800mila euro. Ha vinto alla lotteria?
No. I compensi dei consiglieri regionali sono deliberati da parecchi anni e anche con il voto di Pozzi, visto che ha fatto due legislature, e non da me. Penso invece che sarebbe opportuno diminuirli, anche drasticamente.
Adesso lei è consigliere regionale. Proporrà una proposta che va in questa direzione?
Assolutamente sì.
Perché si era candidata nel 2010, ben sapendo che il partito aveva puntato tutto sul duello tra Pozzi e Rinaldin?
Mi è stata chiesta la disponibilità di candidarmi e ho aderito volentieri.
Lei ha preso 309 voti, Pozzi 16mila. Non crede che per la democrazia ci sia un problema?
C'è qualcuno che sostiene che la democrazia non è tanto eleggere qualcuno, ma la possibilità di farlo cadere. Pozzi non poteva nemmeno candidarsi e, quindi, credo che abbia tradito la fiducia di 16mila elettori. Vediamo però i voti di preferenza di tutti. Se fossi stata presidente di una società controllata dalla Regione avrei voluto vedere quanti voti avrei preso.
Dal consiglio comunale di Como Roberta Marzorati è stata esclusa con 569 preferenze, lei è consigliere regionale con 309. Le sembra giusto?
Credo siano due situazioni non siano paragonabili.
Come mai ha deciso di presentare ricorso?
Ho presentato ricorso avendo riscontrato dalle carte depositate presso la giunta delle elezioni una evidente e sfrontata violazione della legge. Per questo ho ritenuto fosse opportuno ripristinare la legalità.
I maligni dicono che c'è qualcuno che la manovra…è vero?
Non mi risulta. Mi piacerebbe sapere chi lo dice.
Ottocentomila euro in cinque anni sono un sacco di soldi. Pensa di utilizzarli per qualcosa in particolare?
Ho un progetto, preferisco però per ora non parlarne perché devo valutare legalmente come costruirlo, ma è frutto di un impegno e di una promessa fatta circa un anno fa.
Lei incassa il compenso dei primi due anni di mandato "puliti" nel senso che in questi due anni non ha avuto spese di alcun tipo…
Io però sono rimasta fuori in modo indebito. Se fossi entrata subito mi sarei guadagnata il compenso e, sinceramente, credo anche di aver perso delle opportunità.
Quanto ha speso per la campagna elettorale?
Tremila euro. Evidenzio però che il tetto di spesa era di circa 41mila euro e credo che difficilmente siano compatibili con feste da tremila persone.
Lei è stata consigliere comunale a Inverigo. Cosa pensa di poter fare per il territorio al Pirellone?
Mi riservo di vedere cosa c'è già sul tavolo come proposte formulate dagli altri consiglieri regionali comaschi e, quello che condivido, lo appoggerò a prescindere dal proponente.
In che rapporti è con l'altro consigliere regionale del Pdl Gianluca Rinaldin?
Buoni. Ogni tanto ci sentiamo.

Leggi il resto dell'intervista su La Provincia in edicola sabato 17 giugno

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