Bimbo di 16 mesi
muore intossicato

È con ogni probabilità in una scodella di insalata di riso che si nasconde la crudele verità sulla tragica sorte di Samuel, spirato nella notte tra sabato e domenica a causa di una sospetta intossicazione alimentare.

LANZO D'INTELVI Quando i carabinieri sono arrivati, i resti dell'insalata di riso erano ancora in frigorifero, all'interno dell'abitazione - non lontana al Cof di Lanzo - dove la famiglia si era rifugiata per scappare dalla calura della sua casa, in provincia di Varese.
È con ogni probabilità in quella scodella di cibo che si nasconde la crudele verità sulla tragica sorte di Samuel, bimbo di soli 18 mesi, morto nella notte tra sabato e domenica a causa di una sospetta intossicazione alimentare.
Sembra impossibile anche solo raccontarla, la terribile notte vissuta tra Lanzo Intelvi e Cardano al Campo nel Varesotto, dove i genitori del piccolo Samuel risiedono. Tutto comincia all'ora di cena. Nella casa di via Poletti a Lanzo Samuel Mancini, 1 anno e mezzo di gioia e sorrisi, i genitori (29 anni la mamma, 30 il papà) e i nonni (di Busto Arsizio) consumano un pasto a base di insalata di riso.
Poche ore dopo l'intera famiglia comincia a sentirsi male. Nausea. Dolori allo stomaco. Problemi intestinali. I nonni raggiungono la vicina clinica ortopedica e fisiatrica per chiedere un consulto medico.
La mezzanotte è ormai passata da un po', quando la situazione precipita. A sentirsi male è Samuel. Il bimbo perde conoscenza. Ed è a questo punto che viene chiamato il 118. Dalla centrale operativa viene attivata l'ambulanza di Lanzo, l'automedica da Menaggio e l'elisoccorso.
Trascorrono minuti che sono sembrati secoli, nei quali il piccolo Samuel non accenna a riprendersi. All'arrivo dei soccorritori, il medico rianimatore trova il bimbo in arresto cardiaco. Riesce a far ripartire il cuore, ma le condizioni sono critiche.
Per oltre un'ora l'équipe medica tenta di rianimare il piccolo, ma ogni sforzo è vano. Alle tre del mattino vengono avvisati i carabinieri. Intanto dal Sant'Anna viene attivato il protocollo previsto nei casi di sospetta intossicazione alimentare. Asl e Regione Lombardia vengono così informate di quanto accaduto.
I mezzi di soccorso lasciano la casa di via Poletti: per il bimbo non c'è più nulla da fare.

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