L'assessore Gilardoni
ha casa a Bellagio

Il nuovo titolare di Infrastrutture e mobilità alla Regione Lombardia è originario del paese del lago e il sindaco, che lo conosce bene, gli rivolge un appello per i problemi della navigazione

BELLAGIO - Scorrendo la lista dei cognomi della nuova giunta della Regione Lombardia annunciata da Roberto Formigoni si era detto che nessuno veniva della Provincia di Como: Gibelli, Aprea, Grassia, Melazzini, Gilardoni... Gilardoni?
Cognome decisamente lacustre e, in effetti, il nuovo assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità, che dovrà quindi occuparsi della navigazione, Andrea Gilardoni, non risiede in provincia, ma ha la casa a Bellagio, ad Aureggio, dove viene durante l'estate e nei fine settimana.
La sua famiglia è di Pescallo, una delle frazioni della "Perla del Lago", ed è un ceppo storico ben conosciuto, una famiglia benestante.
Che già due generazioni fa poteva annoverare un avvocato, il fratello del nonno dell'attuale assessore, e oggi un cugino che fa il professore e scrive libri sulla storia del paese: Ludovico Gilardoni.
L'altro cugino, Carlo, è stato invece consigliere comunale, e lo stesso Andrea, oltre a frequentare il paese per la seconda casa, è capitato anche in Comune dove ha avuto modo di parlare con l'attuale sindaco Angelo Barindelli.
«Andrea Gilardoni è vero che non è più un bellagino ma ha sempre mantenuto aperto il ponte con il paese, spesso è a Bellagio nella sua casa di Aureggio - spiega il vicesindaco di Bellagio Luca Leoni -. Ritorna frequentemente, nonostante già suo padre si sia trasferito, la sua è una famiglia storica e ben radicata. Sarà lui poi ad occuparsi di un problema caldo come la navigazione, che di certo è caro alla nostra amministrazione. Sappiamo che è appassionato del lago e di vela, sarà di certo sensibile al tema».
Il sindaco Angelo Barindelli è da sempre molto attento al trasporto lacuale, ora potrebbe trovare un appoggio da Milano: «Non mi sembra il caso di tirarlo per la giacchetta, anche perché si è appena insediato - spiega il primo cittadino -. Se vorrà contattarmi per avere informazioni sulla navigazione sa dove trovarmi, per altro lui è già stato in Comune anni addietro e ci siamo già parlati. Il cugino Carlo era consigliere con me e gli ho chiesto se può organizzare un incontro».
Barindelli ha dato avvio a una richiesta di tagli per avere una maggiore economicità della navigazione, attraverso una delibera in cui si chiedono più interventi tra cui l'eliminazione dei catamarani e l'utilizzo dei battelli storici: «Per ora hanno approvato la delibera comuni importanti come Dongo, Varenna e Gravedona - spiega -. Io credo si debba finanziare la navigazione ma imporre degli interventi sostanziali».
Volendo si potrebbe chiedere al bellagino Gilardoni la regionalizzazione: «Personalmente non sono contrario, a patto che non si crei qualche inutile e costoso carrozzone. Confido nella sensibilità di una persona vicina ai problemi del lago».

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