C'è anche Decia Maraini
al convegno di Lugano

LUGANO «Scalare le profondità della mente. Tradizioni meditative nelle religioni dell'Asia orientale» è una giornata di studio e ricca di interventi che si svolgerà oggi (giovedì 15 novembre), dalle ore 9 alle 18, nell'Auditorio dell'Università della Svizzera italiana a Lugano (via Buffi 13). La giornata di studio è aperta al pubblico.
Il Convegno internazionale in onore di Fosco Maraini, celebre antropologo, scrittore e fotografo di origini luganesi, conclude un anno ricco di eventi organizzati per celebrarne il centenario della nascita, avvenuta il 15 novembre del 1912 a Firenze.
Sono otto le relazioni previste di altrettanti esperti europei, qui elencati in ordine alfabetico: Pietro Bellasi (Fondazione Mazzotta, Milano); Corrado Bologna (Università della Svizzera italiana, Lugano); Francesco Paolo Campione (Museo delle Culture, Lugano); Roberte Hamayon (École de Hautes Études Pratiques, Parigi); Giorgio Milanetti (Università «La Sapienza», Roma); Massimo Raveri (Università «Ca' Foscari», Venezia); Kristofer Schipper (École de Hautes Études Pratiques Parigi/Università di Leiden); Birgit Stæmmler (Università di Tübingen). La direzione scientifica del Convegno è di Massimo Raveri.
Agli otto relatori si aggiungono gli interventi di Dacia Maraini scrittrice, giornalista e poeta, figlia primogenita di Fosco Maraini e di Topazia Alliata, e di Mieko Maraini, membro del Comitato per le celebrazioni marainiane e vedova di Fosco Maraini. I lavori saranno preceduti dai saluti di Giovanna Masoni Brenni, per il Municipio di Lugano e di Alberto Galluccio, Console generale d'Italia a Lugano.
Il programma dettagliato è disponibile in allegato.
I relatori si esprimeranno in italiano o inglese ed è previsto un servizio di traduzione simultanea verso entrambe le lingue.
Il Convegno è promosso dalla Città di Lugano e organizzato dal Museo delle Culture. in collaborazione con il Gabinetto Scientifico Letterario «G. P. Viesseux», Firenze; l'Università «Ca' Foscari» / Dipartimento di Sudi sull'Asia e sull'Africa mediterranea, Venezia/; l'Università della Svizzera italiana, Lugano. Con il patrocinio della Fondazione «Ada Ceschin Pilone», Zurigo e della Fondazione «OrientArt», Lugano.