Tavernerio, il Comune incassa
Da Enel mezzo milione di euro

Chiuso un decennale braccio di ferro per la gestione del servizio di distribuzione del gas metano in paese. Il sindaco: «I soldi serviranno a pagare le fatture delle aziende locali che hanno lavorato per noi»

TAVERNERIO Dopo dieci anni che hanno visto contrapposti il Comune di Tavernerio ed Enel rete gas spa (già Eon), la causa giudiziaria si è conclusa con una transazione che ha permesso all'amministrazione di accordarsi sulla somma di 450mila euro e di scrivere la parola fine all'annosa questione riguardante la distribuzione del gas in paese. Entro la metà di dicembre Enel rete gas dovrà corrispondere l'importo stabilito.
Del problema si è occupato il consiglio comunale, che nel corso della sua ultima riunione, ha potuto ascoltare sia la relazione sviluppata dal vicesindaco Gianvittorio Redenti, che era stato incaricato di seguire la pratica e trattare con la controparte, sia l'avvocato Domenica Condello dell'avvocatura dell'Amministrazione provinciale di Como, che ha difeso gli interessi del Comune.
Il 9 luglio 2002, in seguito all'esito della gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del metano, veniva sottoscritto un contratto tra il Comune e la società Co Gas spa che poi ha nel tempo modificato la ragione sociale per arrivare a Eon, oggi Enel rete Gas spa. L'azienda si era impegnata a versare un contributo d'ingresso "una tantum" di 250mila euro e in più a corrispondere ogni anno, per la gestione del servizio, una percentuale sui metri cubi erogati. Nel 2005 gli atti per l'aggiudicazione della gara venivano annullati. Enel Gas non ha mai versato alcun contributo limitandosi a corrispondere una serie di acconti sul corrispettivo annuale fino all'anno 2007 per un totale di poco più di 307mila euro in luogo degli oltre 577mila euro dovuti. A luglio del 2010 il Comune attuava la procedura arbitrale per ottenere il pagamento del dovute. Il 24 febbraio 2010 il collegio arbitrale annullava il contratto.
Enel rete gas ha continuato comunque a distribuire il gas fino alla consegna da parte sua degli impianti alla nuova concessionaria Acsm di Como, avvenuta il 31 marzo 2011 senza versare alcuna somma a Tavernerio, che ha dovuto agire in giudizio davanti al tribunale per il riconoscimento di un indennizzo da Enel gas, rappresentata dall'avvocato Roberto Curioni.
Il giudice Barbara Cao, ha chiesto una conciliazione della lite e le parti hanno individuato in 450mila euro la possibile soluzione conciliativa che è stata avallata dal giudice.
Il consiglio comunale, dopo gli interventi dei consiglieri Francesco Agostinelli per Tavernerio Città e Cosimo Prete, capogruppo di Nuova Tavernerio - che si è astenuto assieme a Monica Citeroni - ha approvato con nove voti favorevoli l'accordo. I contatti con l'avvocatura provinciale sono stati curati dall'avvocato Roberta Folcio dell'Ufficio legale comunale.
«Quei soldi - ha detto il sindaco Rossella Radice - serviranno a coprire spese già effettuate. Innanzitutto provvederemo a pagare le fatture delle aziende locali che hanno lavorato per noi e aspettano da tempo di ricevere quanto dovuto. Il residuo servirà a coprire precedenti impegni come ad esempio il finanziamento dei lavori riguardanti l'annoso problema della fognatura in zona Urago».

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