Mezzegra, altro che museo
Appartamenti a Villa Luigia

E' una delle dimore storiche del paese. Doveva accogliere un museo o una casa famiglia ma è stata acquistata da una immobiliare valtellinese. All'orizzonte una ristrutturazione e appartamenti privati

MEZZEGRA - L'è tua, l'è mia... E il sogno di disporre per uso pubblico di villa Luigia svanisce per sempre dietro un cartello che preannuncia la vendita di appartamenti d'élite a due passi dal lago, davanti al parco pubblico di Azzano.

L'amministrazione del sindaco Bruno Bordoli aveva ideato la destinazione dell'immobile già appartenente all'Inam (Istituto nazionale assistenza malattie), uno degli enti pubblici disciolti, per la costituzione di un polo di richiamo turistico-culturale con una sorta di museo e centro studi sull'epilogo dell'era fascista, la fucilazione di Benito Mussolini e Claretta Petacci.
La successiva amministrazione «Mezzegra per tutti» a guida di Claudia Lingeri aveva inserito nel programma elettorale un altro tipo di proposta per un utilizzo di tipo sociale. Tradotto in pratica, la linea di indirizzo era puntata sulla destinazione a casa di riposo.

Il 17 maggio 2010 c'era stata, in questa direzione anche una interrogazione al ministero dell'economia e delle finanze da parte dell'onorevole Nicola Molteni (Lega Nord), ma a distanza di due anni le cose sono diametralmente cambiate in quanto la villa è stata alienata dalla società Ligresta Due del gruppo Fintecna alla quale erano stati trasferiti i patrimoni degli enti disciolti. L'immobile è passato in mano a una società immobiliare valtellinese intenzionata a frazionarlo in più appartamenti da collocare sul mercato.

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