Da Kyoto a Cantù
nel segno della pace

Una delegazione giapponese ha incontrato gli studenti dell'istituto Fermi e della primaria di via Daverio.

Cantù Una delegazione di Kyoto in segno di pace. Per realizzare origami e mandala insieme ai ragazzi del liceo. Lunedì, per due classi del Fermi, le terze C e F, l'incontro coordinato dall'ex docente di inglese Callisto Baschera. Alla presenza dei colleghi, i professori Francesco Di Bella e Paolo Civetta.
Il  gruppo giapponese era composto da sei persone. Fra queste, Sonoko Tanaka, già impegnata nei progetti didattici con le scuole italiane, Kazuhiro Takeuchi e Tomoko Mitani. Tutti hanno indossato il kimono, il caratteristico costume nazionale.

La scuola superiore Kizu, con cui vi stato un confronto interculturale, ha donato mandala: cerchi disegnati con geometrie e colori, con densi significati spirituali.

E' stato visto anche un dvd e sono state proiettate alcune foto realizzate a Hiroshima il 6 agosto scorso, con le gru di pace: le cranes - così in inglese - saranno inviate nella città distrutta dalla bomba atomica, e deposte ai piedi della statua di Sadako Sasaki. Aveva due anni al momento dell'esplosione. Sopravvissuta, è morta dieci anni dopo, diventando un simbolo mondiale di pace.

Presente anche una volontaria della World Peace Prayer Society, sede a Dumfries, in Scozia, e gemellata con Cantù.

Nel pomeriggio, la delegazione ha incontrato anche gli alunni di terza, quarta e quinta della primaria di via Daverio. Canti natalizi, il tema della pace affrontato poi nelle classi dalle docenti. E un albero di Natale già decorato con mandala a tema. Anche qui, uno scambio. Presto, le decorazioni lasciate da Tanaka saranno utilizzate come abbellimenti all'interno degli spazi scolastici.
A giugno, a Cantù, è prevista proprio una mostra di mandala con tutti gli elaborati delle scuole cittadine coinvolte dal progetto.

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