Una casa di riposo
tutta per Oltrona

Sono previsti 120 letti più quaranta per la psichiatria. È l'ntervento qualificante del Piano di governo del territorio. Dalla minoranza dubbi sull'impatto ambientale

OLTRONA DI SAN MAMETTE - Una casa di riposo a cinquanta metri dalla Star. È l'intervento qualificante del Piano di governo del territorio, adottato con 22 emendamenti in parte proposti dalla maggioranza e in parte dalla minoranza. Seguita un'insolita formula "spezzatino", per tavole distinte che poi saranno ricomposte in un documento complessivo dall'ufficio tecnico. La procedura anomala e il contenuto di alcuni emendamenti hanno suscitato il disappunto dell'estensore del piano, Paolo FavoLE.

L'impatto della futura casa di riposo, prevista in via Dominioni, preoccupa la minoranza. L'ex sindaco Angelo Nacchia, oltre a sollevare perplessità sull'altezza degli edifici (11,50 metri) rispetto alle case intorno, ha osservato che «il calibro stradale ridotto creerà problemi». Con il realizzarsi degli interventi contenuti nel Pgt (ex fornace, casa di riposo, piano attuativo in via Marconi), secondo Nacchia si porrà la «necessità di adeguamento della fognatura che serve la zona ovest del torrente. Chi s'accollerà i costi?».

L'ex sindaco ha sostenuto che «la casa di riposo non sarà l'occasione per creare occupazione, poiché si tratta del trasferimento di un'altra realtà vicina». Il primo cittadino, Antonio Giussani, ha replicato che «non è così. La casa di riposo probabilmente darà qualche problema, ma creerà posti di lavoro. Clausola che sarà inserita nella convenzione come condizione necessaria, o non se ne farà niente».

La struttura, di 7600 metri quadrati, prevede 120 letti più una comunità psichiatrica di 40 posti. Per il resto «non c'è espansione residenziale, se non i completamenti» - ha spiegato l'architetto Favole - «Attorno al santuario di San Mamette è stato definito un ambito di salvaguardia, con la possibilità di trasferire i volumi all'esterno di tale fascia d'inedificabilità; previsto un parcheggio lungo la strada che conduce al santuario.

Leggi l'approfondimento nell'edizione de La Provincia in edicola domenica 30 dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA