Dall'incidente all'oro paralimpico
Le due vite di Roberto Bargna

Undici anni fa un gravissimo incidente in moto con la perdita del braccio sinistra, poi la depressione, quindi la rinascita grazie alla bicicletta. Una storia, quella di Roberto Bargna, di sofferenza e riscatto

CAPIAGO INTIMIANO C'era una volta Roberto Bargna, odontotecnico. Poi c'è stato l'incidente in moto, il braccio sinistro non funzionava più, la vita è cambiata. Anzi. E' diventata una seconda vita. Un altro Roberto Bargna in cui non era facile riconoscersi. Il ciclista di Capiago, 40 anni, medaglia d'oro ai giochi paralimpici di Londra, primo nella corsa in linea, per due anni ha vissuto l'incubo di domande a cui era difficile trovare una risposta. Con la bicicletta ha ritrovato un senso.

Chi è oggi Roberto Bargna?
Posso dire: un ragazzo normale con una vita normale. Un ragazzo che ha avuto la fortuna di trovare nello sport una rivincita. Sul podio, in trenta secondi, come in un flashback ho rivisto i primi anni dopo l'incidente. Quando dovevi chiedere l'aiuto di tutti. Ho subito anche tante umiliazioni. Sul podio mi sono detto pensa come sei partito, guarda dove sei arrivato. Spero che altre persone che hanno sofferto possano provare questa gioia»

L'intervista al campione su La Provincia in edicola domenica 24 marzo

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