Affondati i gabbioni
costati 40mila euro

Nobiallo, erano stati posati dalla Provincia per affinare speci ittiche di allevamento. E' stato necessario smontarli

MENAGGIO Giacevano in acqua dimenticati da tempo e già sul finire dello scorso anno qualcuno ne aveva segnalato lo stato di abbandono.
Nei giorni scorsi i gabbioni posati nel settembre 2008 dal servizio pesca dell'ente Provincia a Nobiallo, nei pressi della stazione della Guardia di finanza di lago, sono semiaffondati. Da Villa Saporiti è intervenuta una squadra di addetti che, dopo un sopralluogo, è stata costretta a smontare la struttura.

«I danni sono notevoli e non era possibile porvi rimedio in acqua - riferisce il dirigente del servizio, Carlo Romanò - I gabbioni, pertanto, sono stati smontati e portati a riva». L'impianto avrebbe dovuto servire ad incrementare la disponibilità di pesce di lago: immettendo nelle quattro gabbie esemplari d'allevamento per un certo periodo, insomma, si mirava ad ottenere un pesce "affinato", con caratteristiche più simili a quello di lago.

Era stato lo stesso servizio pesca provinciale a portare avanti per un anno l'esperimento, con risultati, a detta degli esperti, positivi: trote iridee e salmerini alpini di allevamento, tenuti per alcune settimane nelle gabbie, avevano perso grassi e migliorato le caratteristiche organolettiche e nutrizionali, divenendo molto simile ai "cugini" di lago; alcuni grossisti si erano già detti interessati ad acquistare il prodotto.

L'obiettivo era quello di affidare poi le gabbie in gestione ai pescatori, ma l'Apat, la principale associazione di pescatori professionisti in ambito provinciale, aveva presto deciso di rescindere il contratto. L'iniziativa non ha avuto, almeno per adesso, gli effetti sperati, alla luce anche dei 40mila euro speso per la sola costruzione dell'impianto.

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Eco di Bergamo I gabbioni di Nobiallo