Striscioni e veglia al bar
"Mau, ci mancherai"

Le candele, i fiori, gli striscioni. Un applauso. Una veglia funebre spontanea fuori dal bar di Maurizio, lo Cher Ami. Una trentina di ragazzi. Tanti piangono. Altri si abbracciano. Cucciago è ancora sotto choc per la morte di Maurizio Punzi, travolto in moto da un furgone risultato rubato (il conducente si è allontanato dopo lo scontro e non è ancora stato identificato).

CUCCIAGO Le candele, i fiori, gli striscioni. Un applauso. Una veglia funebre spontanea - venerdì - fuori dal bar di Maurizio, lo Cher Ami. Una trentina di ragazzi. Tanti piangono. Altri si abbracciano. Cucciago è ancora sotto choc per la morte di Maurizio Punzi, travolto in moto da un furgone risultato rubato (il conducente si è allontanato dopo lo scontro e non è ancora stato identificato).
Sul finire della serata, qualcuno tira fuori una serie di battute del barista. Solo allora c'è chi riesce a sorridere. Le lacrime sulle guance. Il ronzio delle bombolette spray sopra i lenzuoli. «Grazie Mau», la scritta azzurra che impacchetta il locale. Un affetto che vorrebbe cancellare i due cartelli con il "chiuso per lutto".
Poi, a piedi, le compagnie si spostano in pellegrinaggio all'incrocio dell'incidente. Altra scritta maxi. «Ciao gigante buono. I ragazzi del bar». Otto metri di lunghezza. Una "o" che da abbraccio si trasforma in cuore. Impossibile non vederla sulla provinciale della morte.

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