Cucciago, resta in carcere
il pirata della strada

Confermato l'arresto per Carmine Cirillo, accusato di avere ucciso il barista Maurizio Punzi. L'uomo ha ribadito di essere stato ubriaco al momento dell'incidente ma non ha spiegato perché fosse al volante di un furgoncino rubato

CANTU' Resta in carcere Carmine Cirillo, l'uomo accusato di avere ucciso Maurizio Punzi, 51 anni di Cucciago. Ieri mattina nel carcere del Bassone è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari Francesco Angiolini.

Assistito dall'avvocato Samuel Auguadro, il 39enne nato a Torre del Greco (Napoli), ma residente nel quartiere milanese di Affori, ha confermato quello che aveva già ammesso davanti ai carabinieri. Che, cioè, all'1.30 di quel maledetto venerdì 10 maggio era a bordo del Renault Kangoo che si è scontrato contromano con la Ducati Monster di Punzi. «Ha detto che era sotto choc», si limita a dichiarare l'avvocato Auguadro, che mantiene il riserbo su tutto quanto il resto.

Cirillo al giudice ha ribadito di essersi messo alla guida del furgone rubato pur essendo ubriaco. E ha spiegato di essere fuggito per paura. Testimoni oculari lo avevano visto allontanarsi a piedi dal luogo della tragedia farfugliando qualcosa e parlando al cellulare. 

Cirillo ha risposto a pressochè tutte le domande del giudice. Si è però avvalso della facoltà di non rispondere circa i motivi per i quali era al volante di un furgone rubato. A suo carico restano in piedi le accuse di omicidio colposo, omissione di soccorso e ricettazione del Renault Kangoo.

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