Bisbino: cavallo rapito
Si teme la macellazione

Allarme degli animalisti sulla sorte di uno degli animali che risulta scomparso: «Chiederemo alla proprietaria di affidare gli animali alla tutela di un ente istituzionale quale l’Amministrazione Provinciale o la Regione sotto il controllo di tutte le associazioni e dello stesso comitato sceso in campo per la loro difesa»

SAN FEDELE INTELVI Potrebbe essere stato prelevato e macellato clandestinamente il puledro sparito di recente dal branco di cavalli che vivono liberi sulle pendici del Bisbino. L’ultimo di una serie visto che in passato erano scomparsi diversi esemplari ancor prima del prelievo dello stallone Pupy, beniamino dei bambini di Rovenna, da parte dell’Asl. A preoccupare le associazioni ambientaliste ed animaliste, insieme al comitato pro cavalli costituitosi a Rovenna, in questo momento è soprattutto la sorte di quest’ultimo dopo che i vigili di Cernobbio avevano fatto intervenire L’Asl di Como per lo sconfinamento dello stallone nel centro abitato della frazione.
«Nei prossimi giorni - ha confermato nel corso della riunione che si è tenuta ieri nella sede della Comunità montana Lario Intelvese Simone Pavesi, coordinatore regionale della Lav - accederemo agli atti dell’Asl di Como per sapere che fine ha fatto Pupy , lo stallone di due anni. Sappiamo che si trova in un’azienda agricola del Varesotto e nient’altro. Prossimamente tutte le associazioni italiane e svizzere, insieme alle Giacche Verdi a Cavallo e al comitato di Rovenna, costituiremo uniti un apposito comitato per chiedere ufficialmente che i cavalli restino tra i pascoli del Bisbino. Chiederemo - continua - alla proprietaria di affidare gli animali alla tutela di un ente istituzionale quale l’Amministrazione Provinciale o la Regione sotto il controllo di tutte le associazioni e dello stesso comitato sceso in campo per la loro difesa e nel contempo all’Asl di avviare i controlli sanitari e di profilassi previsti per legge, compresa la castrazione di tutti gli stalloni, la loro identificazione, la registrazione con microchip e passaporto. Inoltre faremo in un modo che Pupy ritorni in affidamento al comitato di Rovenna che ne assumerà giuridicamente la custodia e l’assistenza».

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