Alghe: tuffi vietati
in tutto il lago di Como

Di tutte le spiagge del lago, secondo l'Asl si salva soltanto Valbrona. C’è poi il caso particolare della Riva del «Tenciuu» a Laglio, che al momento non è classificata in attesa dell’esito delle verifiche

VALBRONA Di tutte le spiagge del lago si salvano soltanto Valbrona in Provincia di Como, e Abbadia Lariana e Piona per quella lecchese. C’è poi il caso particolare della Riva del «Tenciuu» a Laglio, che al momento non è classificata in attesa dell’esito delle verifiche. In tutte le altre spiagge del Lario balneazione vietata a causa delle alghe riscontrate dai prelievi effettuati dalle Asl dei due capoluoghi di provincia.
Lunedì e martedì saranno disposti ulteriori accertamenti: si tratterà di verificare se i tecnici dell’Asl permetteranno di abbassare la bandierina rossa e issare quella azzurra. In sostanza lungo tutte le rive, comprese quelle tradizionalmente classificate eccellenti come Faggeto Lario e Careno, per non parlare delle zone più gettonate e frequentate dell’Alto lago, i bagni sono assolutamente sconsigliati, per i rischi di irritazioni cutanee per l’effetto urticante delle alghe.
Il problema però starebbe nel fatto che guardando bene le acque dalle rive e dal battello non si avverte alcuna presenza di fioriture; cosa che per contro era avvenuta qualche anno fa con le acque che avevano assunto una colorazione verdognola e filamenti che si estendevano per decine di metri. Neppure i pescatori professionisti avrebbero avvertito lo strano fenomeno.

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