E' già arrivata l'influenza
Classi decimate nelle scuole

Menaggio: parecchie classi del Vanoni contano parecchie assenze; nei giorni scorsi, alla scuola elementare una classe aveva addirittura un solo presente e un’altra tre; stesso discorso per la materna. Sarebbero almeno un centinaio gli scolari colpiti. Rinviate perfino le partite di pallone di vari tornei

MENAGGIO Almeno un centinaio di scolari e studenti sono a casa con l’influenza. Un male di stagione un po’ anticipato, che si sta diffondendo, tra l’altro, a macchia d’olio come mai era successo in passato.  Già la settimana scorsa si era sparsa voce secondo cui alcuni studenti dell’istituto Vanoni sarebbero stati ricoverati con l’influenza da virus H1N1, più nota come influenza suina. Voci che non avevano poi trovato conferma, ma che ora vengono avvalorate alla luce del gran numero di bambini e ragazzi a casa perché ammalati, indeboliti da una sindrome virale potente. Parecchie classi del Vanoni sono decimate dalle assenze; nei giorni scorsi, alla scuola elementare una classe contava addirittura un solo presente e un’altra tre; stesso discorso per la materna. Rinviate perfino le partite di pallone di vari tornei a causa delle squadre a ranghi decimati. Menaggio nella morsa dell’influenza A? Nessuno, forse per la psicosi creatasi in seguito al diffuso allarmismo, vuole sentire neanche lontanamente parlare di virus H1N1, ma l’Asl, in tutta serenità, non esclude affatto che di esso si possa trattare: «È possibilissimo - ammette il direttore del distretto locale, Giuseppe Iafolla - I sintomi sono simili a quelli delle comuni influenze, con dolori muscolari e sintomi respiratori, ma la febbre è in genere più alta, anche se dura per pochi giorni. Mi pare proprio che, nella stragrande maggioranza dei casi finora segnalati, la malattia sia proprio caratterizzata soprattutto da febbre alta. Per una diagnosi precisa - prosegue il suo ragionamento il direttore dell’Ssl locale - occorrerebbe fare il tampone faringeo, visto e considerato che il virus H1N1 è riscontrabile a livello dell’oro-faringe, ma nessun soggetto si è finora sottoposto a tale controllo. Non siamo in grado, di conseguenza, di dire con certezza se si tratta di influenza suina, anche se un proliferare così rapido della malattia lo lascia supporre. Si tratta, in ogni caso, di un’influenza pandemica sospetta: quando un virus è nuovo non può essere combattuto da immunità pregresse e si diffonde molto più rapidamente».

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