Comune, buono il "rating"
I conti sono in ordine

Lo dice l'agenzia che certifica l'affidabilità dell'amministrazione del capoluogo. Elevata capacità di contrarre mutui e di saldarli. L?assessore: «Nel 2007 avevamo una situazione di indebitamento pari a 77 milioni di euro, oggi è pari a 54.9 milioni»

COMO - I conti di Palazzo Cernezzi sono in ordine, o meglio la capacità di contrarre mutui e saldarli (che significa stabilità economica) è elevata. È questo il giudizio dato ieri dall’agenzia Fitch Rating al Comune di Como, che si è guadagnato un "AA - " (è, per i non addetti ai lavori, il grado di affidabilità su una scala che ha come massimo AAA). Esattamente come lo Stato, la Regione Lombardia, Milano e Roma ma anche la Provincia di Como e quella di Milano per fare alcuni esempi. Tra i peggiori, Taranto, dove vanno deserte perfino le gare per l’affidamento del servizio di tesoreria. Il margine di errore, come ha spiegato Raffaele Carnevale (del gruppo Fitch), è «di uno su cento in dieci anni». E visto che si è già verificato quest’anno con la Lehman Brothers (aveva rating "A") Palazzo Cernezzi dovrebbe poter stare tranquillo.
Sul fronte debiti, come ha chiarito l’assessore al Bilancio Alessandro Colombo, il dato è in diminuzione: «Nel 2007 avevamo una situazione di indebitamento pari a 77 milioni di euro, oggi è pari a 54.9 milioni». E se il bilancio comunale è strangolato dal mancato incasso dei 15 milioni previsti dalla vendita della ex Ticosa, ieri è emerso anche il fatto che il Comune aveva «la possibilità di chiedere mutui per 14 milioni di euro, l’ha fatto per 5 milioni».
Per quanto riguarda i derivati Palazzo Cernezzi che aveva sottoscritto uno swap (un sistema finanziario basato sullo scambio di cassa tra due controparti) della durata di cinque anni nel dicembre 2003 con Banca Paribas, ha chiuso ogni partita. «Abbiamo chiuso l’anno scorso - conclude Colombo - ed è stata una scelta lungimirante». L’assessore di Palazzo Cernezzi ha anche precisato che, visto il momento di crisi, «sul tappeto c’è l’ipotesi di sostegno all’economia: gli enti pubblici devono fare da traino nei confronti dell’economia locale. Faremo tutti gli sforzi necessari ovviamente in rapporto alla situazione dei conti comunali».

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