Giornata di passione a S. Giovanni
L’Albate-Bellinzona è già in panne

Ritardi da 20 a 50 minuti. Bocciati dall’Agenzia italiana per la sicurezza ferroviaria 18 convogli su 19 della Tilo: a Chiasso si fermano

Giornata di fuoco per i pendolari comaschi delle Fs, tra ritardi e cancellazioni. Si è partiti con la soppressione del convoglio delle 6,35 da San Giovanni per Lambrate («c’è stato un guasto», spiega Trenitalia).
Intorno alle 10,40 un Cisalpino si è bloccato nei pressi di Cantù per noie al locomotore ed è ripartito solo tre quarti d’ora dopo, creando disagi pesanti su tutta la linea. Il regionale che lo seguiva è infatti rimasto a sua volta bloccato e, giunto a Milano con 40 minuti di ritardo, è ripartito in direzione Chiasso mezz’ora dopo l’orario stabilito. A mezzogiorno, i tabelloni a San Giovanni parlavano chiaro: 25 minuti di ritardo per l’EuroCity delle 12,16 in direzione Milano e altrettanti per il regionale delle 12,14 proveniente da Chiasso; addirittura 50 minuti per il regionale delle 12,38 diretto in Svizzera.
Il Comitato pendolari Milano-Como-Chiasso ha elencato le criticità legate al nuovo orario in una lettera finita sul tavolo del vertice-fiume che si è tenuto in serata al Pirellone. I pendolari denunciano «cancellazioni dei “direttini” per Lambrate» e «ritardi a ripetizione su tutta la linea», definendo «drammatica» la situazione negli orari di punta: «Il primo arrivo utile a Milano Centrale è stato posticipato di 36 minuti e l’ultima partenza anticipata di oltre un’ora. Chiediamo - si legge - un’immediata revisione dell’offerta».
Claudio Russo, del comitato, parla di «vetture vecchie riesumate» e di conseguente «sporcizia al limite delle denuncia». Quanto ai ritardi: «Quasi tutti gli arrivi sono stati spostati da Milano Centrale a Porta Garibaldi ed è ovvio che si crei il caos. I treni veloci hanno la precedenza e così, se uno di questi convogli è in ritardo, gli altri devono aspettare e farlo passare. La chiusura della galleria Monte Olimpino 2, per lavori, complica ulteriormente le cose».
Intanto il nuovo collegamento della società «Tilo» tra Albat e Bellinzona è naufragato ancora prima di partire. L’Agenzia italiana per la sicurezza ferroviaria, infatti, a 24 ore dal varo della nuova linea, ha deciso di vietare il transito nel nostro Paese ai moderni treni «Flirt», pronti a entrare in funzione. Il motivo? Non sono dotati di uno specifico dispositivo elettronico di sicurezza.

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