I misteri del Sinigaglia e la Sla.
Interviene Guariniello

Il procuratore di Torino vuole approfondire la questione stadio e scorie

«Nei prossimi giorni avrò un incontro con gli esperti che stanno collaborando alle indagini e saranno loro a dover dire se questa ipotesi meriti di essere approfondita oppure no. Sicuramente sarà un elemento che sottoporrò ai consulenti». Il procuratore di Torino Raffaele Guariniello, che sta indagando sulla correlazione tra il mondo del calcio e la Sla (sclerosi laterale amiotrofica), commenta così le recenti notizie sulla possibile presenza di scorie tossiche sotto lo stadio «Sinigaglia» e sul legame con l’insorgere della terribile malattia. «Non sono in grado di fare valutazioni scientifiche - spiega - e non posso esprimermi nel merito. Dico, però, che nel prossimo vertice affronteremo certamente questo aspetto». Intanto, l’inchiesta sembra aver preso una piega ben precisa: «Nelle persone che svolgono determinate professioni questa malattia è molto più diffusa - spiega Guariniello - Ci sono i calciatori, ma anche chi lavora nel settore agricolo. E consideriamo questo dato un tassello molto importante».

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