Ombre in arrivo sul Lario
La Lega frena sul recupero

Ombre in arrivo sul Lario
La Lega frena sul recupero

La notizia dell’arresto, a Firenze, dell’architetto Marco Casamonti progettista della Ticosa, rimbalza a Como in pieno shopping natalizio. Le reazioni del mondo politico, a taccuini chiusi e microfoni spenti sono le più diverse. La frase più gettonata è «ci mancava anche questa».
Il sindaco Stefano Bruni si limita a dichiarazioni di circostanza: «Prendiamo atto della vicenda che, da quanto si apprende, è completamente lontana dalle questioni comasche. Al di là delle posizioni personali la progettazione della Ticosa è incarico a uno staff molto vasto». Stringatissima anche la replica di Multidevelopment, il gruppo italo-olandese che si è aggiudicato la gara per il recupero della vecchia tintostamperia e che ha affidato la progettazione allo studio Archea di Casamonti: «Non conosciamo il fatto - hanno fatto sapere dall’ufficio stampa - non ci riguarda e non abbiamo altre dichiarazioni in merito».
A Palazzo Cernezzi il capogruppo di Forza Italia Pasquale Buono dice: «Prendo atto della situazione e nelle prossime ore sentirò il sindaco e l’assessore D’Alessandro su questa vicenda anche perché martedì alle 18 è convocato un incontro proprio sulla Ticosa». Il capogruppo di An, Marco Butti precisa: «Mi auguro che i fatti che gli sono stati contestati non ricadano anche sulla vicenda Ticosa. Cercheremo di capire se e come questo potrà intaccare il progetto comasco, ma c’è massimo rispetto per l’attività della magistratura. Per il momento è necessario usare cautela. L’augurio è che il professionista, per quanto riguarda la vicenda comasca, abbia agito nel massimo della professionalità e correttezza: se così non fosse sarebbe molto grave». Il piano integrato della Ticosa, che dovrebbe andare in giunta mercoledì, rischia a questo punto un ulteriore rinvio dettato dalla richiesta di chiarimenti che arriva da più parti. La Lega Nord chiede di fermare tutto per qualche giorno.

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