(Foto di Pozzoni Carlo)
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Lunedì 29 Dicembre 2008
Qualità della vita in picchiata
Como perde dieci posizioni
Siamo allo stesso livello di Isernia e 98esimi in Italia per furti in abitazione
(Foto di Pozzoni Carlo)
Senza infamia e senza lode: è il giudizio definitivo che sembra uscire dal consueto rapporto del «Sole 24 Ore» sulla qualità della vita nelle province italiane. Como e la sua terra sono quasi sempre a metà, nelle molteplici tabelle che analizzano lavoro e casa, cultura e strutture, ordine pubblico e popolazione, ma anche la percezione dei problemi manifestata dagli abitanti. Per il tenore di vita, è al 19esimo posto nella graduatoria nazionale e al quinto in Lombardia e l’anno scorso, la ricchezza prodotta da ogni comasco è stata di 26.372 euro a testa, ben lontana dai 39.442 euro di Milano ed inferiore di 2.000 euro a Sondrio o Varese e rispetto ad altre città lombarde, i comaschi hanno meno soldi in banca, un po’ erosi dal carovita, dal carocasa, dai consumi concentrati su auto, mobili ed elettrodomestici. Per le pensioni, sono tra i primi 20 posti in italia, con circa 800 euro al mese pro capite, ma chissà se dureranno le caratteristiche che hanno fatto crescere il nostro territorio: lo spirito d’iniziativa s’è raffreddato al punto da congelare la provincia di Como al 90esimo posto in Italia per la nascita delle imprese, superata da aree impesansabili, al confronto, come Campobasso o Ragusa. Tra settembre 2007 ed ottobre 2008, hanno chiuso 15 imprese su mille, nel comasco, il doppio rispetto a Sondrio, come l’importo pro- capite dei protesti, 28 euro, è quasi il triplo rispetto a Belluno, quasi il 4% degli attivi è in cerca di lavoro e per fortuna i giovani tra i 25 e i 34 anni occupati sono il 75%, tanto da collocare Como al 22esimo posto in Italia per l’occupazione giovanile. Ma la dispersione scolastica è ancora dell’1%.
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