Rapina con pistola in tabaccheria

Ieri sera nell'esercizio di Adriano Martinelli: due giovani a volto coperto portano via 300 euro in contanti, circa 3.000 in schede telefoniche e sigarette

La settimana scorsa, era stata premiata dalla Federazione italiana tabaccai quali la seconda tabaccheria più vecchia di Como, dopo 43 anni di attività. Ieri sera, all’orario di chiusura, ha subìto la sesta rapina a mano armata della sua lunga storia. L’episodio successo ieri, pochi minuti dopo le 19.30, nella tabaccheria Martinelli in via Canturina 128 ad Albate, conferma il particolare momento di emergenza per le continue rapine agli esercenti in città e un po’ in tutta la provincia.
Un copione già scritto all’ennesima replica. Il titolare della tabaccheria, Adriano Martinelli, 69 anni, si è appena spostato nell’appartamento attiguo all’esercizio pubblico. La moglie, Lucia Lazzarato, 64 anni, è ancora alle prese con la chiusura del locale. Due giovani, a volto coperto, che entrano di fretta nella tabaccheria: uno ha in mano una pistola. La mostra alla donna e al marito che è appena rientrato. Il rapinatore è di poche parole. «Fermo, fermo...» intima al titolare brandendo il revolver. La signora Lucia è spaventata, urlando corre verso l’abitazione per portarsi in salvo. Il bandito con la pistola non perde tempo: passa dietro al bancone e arraffa l’incasso dal cassetto, poi allunga altre cose al complice. Un discreto numero di schede telefoniche, qualche stecca di sigarette, forse anche qualche "gratta & vinci"...
I due scappano velocemente con la refurtiva, probabilmente su uno scooter: a quell’ora, nessuno li ha visti, la gente nel vicino bar si rende conto di quanto successo soltanto dell’arrivo delle auto delle forze dell’ordine.

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