Rosa: volevo uccidere Azouz

Per Rosa Bazzi l'obiettivo della
spedizione punitiva dell'11 dicembre del 2006, quando morirono quattro persone, era Azouz Marzouk, soprattutto dopo la presunta violenza sessuale che lei denunciò nell'interrogatorio del 6 giugno dell'anno scorso. Rosa lo disse nel colloquio che ebbe, su incarico dell'ex difensore, con il criminologo Massimo Picozzi

COMO Per Rosa Bazzi l'obiettivo della spedizione punitiva dell'11 dicembre del 2006, quando morirono
quattro persone, era Azouz Marzouk, soprattutto dopo la presunta violenza sessuale che lei denunciò nell'interrogatorio del 6 giugno dell'anno scorso. Rosa lo disse nel colloquio che ebbe, su incarico dell'ex difensore, con il criminologo Massimo Picozzi e che oggi è stato diffuso in aula.
  "Mi diceva che voleva fare sesso con me e con i suoi amici - raccontò la donna a Picozzi -. Dopo che era uscito di galera cominciò a battere ancora di più il ferro, dicendo che pensava
sempre a me. Mi ero messo nella testa che io ero la causa di tutto, delle botte a Raffaella, allora cercavo di non parlare. Ero io che sbagliavo a parlare, a muovermi".
  "Mi sentivo un verme perchè non avevo mai nascosto niente a Olindo - ha proseguito -. Sporca, perchè potevo difendermi e non ero capace. Dissi a una mia amica che mi stava facendo diventare matta. Non c'era nessuno che mi aiutava, mi sono fatta
giustizia da me. Non mi trovo pentita".

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