Sfiducia o dimissioni di massa
Olgiate verso il voto anticipato

La giunta Bovi verso la fine: si cerca la soluzione più adeguata. Il "nodo" dei dissidenti

OLGIATE COMASCO Conto alla rovescia per il commissario. Invece della mozione di sfiducia, spunta l’ipotesi delle dimissioni in massa di undici consiglieri. L’unica conferma è che le minoranze stanno lavorando, d’intesa con i tre ”dissidenti” di maggioranza, per trovare la soluzione più adeguata per decretare la fine dell’attuale amministrazione. La mozione di sfiducia, al momento, sarebbe stata siglata da sei su otto consiglieri di minoranza: mancherebbero le firme di Maria Grazia Roncoroni (Indipendenti) e di Roberto Crimeni (Olgiate città vera). I tre “dissidenti” (Flavio Fontana, Mario Mascetti, Luigi Pina) la voterebbero, ma si asterrebbero dal sottoscriverla prima della presentazione in Consiglio, con la motivazione che sarebbe come una sorta di sfiducia verso se stessi, essendo ancora assessori dimissionari non surrogati. A complicare il cammino della mozione di sfiducia anche il nodo Indipendenti, non disponibili a fare da “ago della bilancia".

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