Si arrende l'ultima libreria storica

A fine gennaio chiude Capriotti dopo 80 anni di attività. Al suo posto una grande boutique

Sulle etichette con cui viene coperto il prezzo dei libri da regalare, compare ancora il nome di Quirino Capriotti, che nel 1930 lasciò il suo paese, Ripatransone nelle Marche, per aprire questa libreria (allora anche cartoleria) in via Vittorio Emanuele. E gli scaffali di legno poco adatti al formato dei volumi, raccontano una storia ancora più antica, che affonda le radici nell’Ottocento, quando qui si vendevano tessuti. Dal prossimo 31 gennaio libri e scaffalature verranno spazzati via per fare posto a una boutique Max Mara su due piani, che assorbirà anche alcuni esercizi limitrofi. Mentre i piani alti, acquistati da Nessi & Majocchi, paiono destinati ad appartamenti di lusso.
«La nostra non è soltanto l’ultima libreria storica, ma forse è anche la prima», sottolinea con un pizzico di orgoglio Italo Capriotti, che dal 1957 lavora dietro questo bancone, e che nel ’72 ha ereditato l’"azienda di famiglia" insieme al fratello minore Arcangelo. Il destino li ha portati a dedicare la vita ai libri, prendendoli per mano mentre erano intenti in altre attività (il primo lavorava nel tessile come perito industriale, il secondo frequentava l’università). Lo stesso era accaduto al padre. «Faceva il postino nel suo paese in provincia di Ascoli Piceno - racconta Arcangelo -. Poi un giorno vide che cedevano una libreria - anzi, più che altro cartoleria, perché non è che si leggesse molto allora a Ripatransone - e cambiò attività».

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