Strade e marciapiede ghiacciati
In due finiscono all'ospedale

Due-tre incidenti " da scivolone" al giorno: gli anziani i più a rischio

Il ghiaccio continua a mietere vittime. Nessun ferito grave, ma i pronto soccorso degli ospedali cittadini devo fare ogni giorno i conti con pazienti che si presentano claudicanti o con un braccio gonfio. La media è di 2-3 casi al giorno. Tutte persone che subiscono contusioni o distorsioni a seguito di scivoloni su strade e marciapiedi ghiacciati. Ieri il pronto soccorso dell’ospedale Valduce ha curato due persone. L’identikit del tipico contuso da “scivolone” è rappresentato da una persona tra i 50 e i 60 anni. Questa la fascia d’età più a rischio. Infatti, da una parte i giovani hanno una prontezza di riflessi e un’elasticità migliore, dall’altra parte i più anziani camminano con maggiore prudenza proprio perché il loro fisico non gli permette di arrischiarsi su strade e marciapiedi pericolosi per il ghiaccio.
Le due persone che ieri si sono rivolte al pronto soccorso dell’ospedale di via Dante rispettano questo identikit. Hanno riportato entrambe una distorsione. La prima alla caviglia, la seconda a una mano. «Sono queste, infatti – ha spiegato il personale medico di guardia – le zone del corpo più a rischio quando si cade su ghiaccio. Mentre per fortuna sono più rari i danni veramente gravi».
In tutto negli ultimi tre giorni si sono presentati agli ospedali cittadini, per essere medicati, fasciati o ingessate, circa una dozzina di persone. Dalle direzioni sanitarie sia dell’ospedale Valduce che del Sant’Anna hanno spiegato che «si tratta di una media in linea con gli anni passati».

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