Tuoni e bagliori
assieme alla neve

Insolito fenomeno nei cieli comaschi nella notte tra Natale e Santo Stefano. Furia: "Evento rarissimo, ora attenti al ghiaccio"

A 85 anni ha trascorso la notte tra Natale e Santo Stefano ad osservare il cielo e a interpretare le immagini che dal satellite arrivavano al suo computer. Lui è Salvatore Furia, il papà del Centro geofisico prealpino che ha accumulato anni di esperienza sul campo, ma la bufera di vento e neve che nella notte tra Natale e Santo Stefano ha colpito il Comasco manifestandosi come un evento difficile da dimenticare, si è rivelata anche non facile da interpretare. Soprattutto quei bagliori seguiti dai tuoni, una sorta di temporale decisamente fuori stagione, che in molti sono certi di aver udito e visto accompagnare la tormenta. Testimonianze che hanno incuriosito non poco lo stesso Furia. «Di fatto si tratterebbe di un evento rarissimo» commentava il professore. Per quanto riguarda i bagliori apparsi nel cielo - aggiunge - sono più propenso a pensare che si tratti di un fenomeno decisamente diverso dal fulmine tradizionale. Penso, invece, alla combustione dell’ozono presente nell’aria dovuta all’attrito tra i granelli di ghiaccio o cristalli neve ghiacciata sospinta dai turbini di vento. Un fenomeno non infrequente se si presentano condizioni particolari: freddo intenso e scarsa umidità nell’aria come avvenuto in questa occasione. Quando l’aria è meno secca, invece, la neve cade sotto forma di fiocchi più o meno larghi».

«Sinceramente nella mia osservazione personale manca il fenomeno dei tuoni, così come mi è stato descritto dal Comasco. Per questo da una parte ne sono sorpreso e dall’altra mi auguro arrivino nuove testimonianze in questo senso. Mi riservo quindi un approfondimento specifico. Quello che posso dire è che in occasioni di bufere il gioco delle correnti dei venti nel loro rincorrersi e scontrarsi passano attraverso strutture o formazioni geologiche fanno da cassa di risonanze creando vere e proprie sinfonie oppure colpi di grancassa che possono assomigliare ai tuoni. Anche in questo caso si può parlare di fenomeni abbastanza frequenti. Non mi pare, però, che ciò coincida con quanto avvenuto nei cieli del Comasco».

Le previsioni per i prossimi giorni, fino a Capodanno compreso, parlato di giornate ben soleggiate e asciutte. Estese gelate notturne. «Quello che mi preme sottolineare - conclude il professor Furia - è che nei prossimi giorni persisteranno condizioni di bel tempo accompagnate da freddo pungente con formazione di ghiaccio sulle strade. Da qui il mio personale invito alla prudenza da parte degli automobilisti».

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